Iron Man, eroe imperfetto


E’ un eroe imperfetto quello che hanno presentato oggi a Roma Robert Downey Jr., Terrence Howard e Gwyneth Paltrow, interpreti d’eccezione dell’adattamento cinematografico del leggendario Iron Man, supereroe nato in casa Marvel nel 1963 dalla matita di Stan Lee. Ad accompagnare il tour promozionale della pellicola anche il regista Jon Favreau, noto al grande pubblico per Elf e Zathura – Un’avventura spaziale: “Dirigere Iron Man è stata una sfida stimolante perché è la storia di un eroe che si fa da solo, dotato di una componente umana molto riconoscibile. E’ pieno di difetti e questo lo rende interessante da esplorare”. Affascinato dal mito della persona comune che si reinventa dopo una crisi di coscienza Favreau presenta la redenzione di un uomo che improvvisamente si rende conto delle conseguenze di ciò che fa.

 

Playboy consumato e industriale miliardario che ha costruito il suo impero fornendo armi al governo americano, dopo un incidente Tony Stark (alias Iron Man) decide di usare il suo genio per costruirsi un’armatura dai poteri eccezionali che lo aiuti a difendere l’umanità da ogni male e da tutte le guerre. “Il mio personaggio non riconosce il suo potenziale fino a quando comincia a vivere seguendo un codice morale, e questo è un concetto sempre attuale”, dice l’interprete Robert Downey Jr. che per dare al supereroe la fisicità e l’elasticità che meritava si è messo al lavoro in sala pesi per un annetto: “Non volevo sembrare un imbarazzante uomo in calzamaglie con il corpo flaccido”, ammette. Ad affiancare l’eroe dall’armatura dorata l’affidabile ed elegante segretaria Virginia Pepper Potts, al secolo Gwyneth Paltrow. “Il mio personaggio è leale e sempre pronto a mettersi in discussione. Tiene Tony in riga e gli organizza la vita senza giudicarlo mai e ritengo questa sia una componente fondamentale di ogni rapporto di coppia”, dichiara l’attrice assente dai set italiani dove le piacerebbe tanto tornare dai tempi di Il talento di Mr. Ripley, otto anni fa.

E se nel fumetto tutto succedeva durante la guerra del Vietnam nella trasposizione cinematografica dei nostri giorni la vicenda si sviluppa in Afghanistan. “La storia doveva essere sviluppata in modo da riflettere la nuova tecnologia e i cambiamenti del panorama politico contemporaneo”, dichiara il regista che ci tiene a sottolineare però la natura d’intrattenimento della pellicola: “Non voglio fare prediche, ho voluto in primo luogo far divertire e magari anche far capire che ogni azione ha sempre una conseguenza a cui è necessario pensare”. Gli spettatori italiani sono avvisati: il tempo per riflettere scadrà il 1° maggio quando Iron Man uscirà nei cinema in 500 copie Universal.

autore
23 Aprile 2008

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti