L’esclusione dalla corsa per l’Oscar al miglior film straniero di Muhammad, the Messanger of God, il kolossal iraniano sulla vita del Profeta di Majid Majidi è stata così commentata dal ministro della Cultura Ali Jannati su ‘Iran Front Page’: una scelta “che potrebbe essere motivata da ragioni politiche e religiose. Dobbiamo aspettare e sentire quali sono stati i retroscena”.
Muhammad, the Messanger of God è una produzione su cui l’Iran ha investito circa 50 milioni di dollari ed a cui ha partecipato anche il direttore della fotografia Vittorio Storaro. Da subito – scrive l’Ansa – ha incontrato le critiche di alcune autorità religiose sunnite, come l’egiziana Al Azhar e il Grande imam saudita. Uscito nelle sale finora solo in Iran, avrebbe dovuto avere una prima visione in Italia il 15 dicembre alla Casa del cinema di Roma, ma l’appuntamento è stato rinviato a metà gennaio.
Vito Giuseppe Zito: "i racconti degli anziani del paese per ricostruire luoghi e usanze. E quei bimbi “appesi a un filo” nel prezioso video dell’Archivio Luce". L’intervista
"Concentriamoci a fare un gran tifo per lo splendido Vermiglio di Maura Delpero!" ha aggiunto la regista e attrice
La Presidente di APA - Associazione Produttori Audiovisivi celebra l'eleggibilità per gli Oscar 2025 di C’è ancora domani, titolo entrato tra i 323 papabili per alcune categorie
Il film campione d’incassi è stato inserito dalla Academy nella lista dei 323 film 'eleggibili' per la 97ma edizione degli Oscar