INTERFILM BERLINO

Nel variopinto mondo delle rassegne dedicate ai cortometraggi, spicca Interfilm, festival berlinese giunto ormai alla sua 18^ edizione e diretto da Heinz Hermanns. Più di 250 film presentati, una ventina di sezioni, un concorso (vinto, per la cronaca da The Chinese Wall dell’olandese Systske Kok), ma anche una sezione particolare dedicata ai corti italiani “L’Immaginale”, a cura di Claudia Tommasini (con la collaborazione di Alessandro Maresca), realizzata con l’ausilio dell’Istituto italiano di cultura di Berlino. La sezione da 5 anni si affianca ad Interfilm impegnandosi nello sforzo di raccontare lo stato della produzione cortistica del nostro paese.
Quest’anno “L’Immaginale” ha presentato 13 “piccoli film” con le tematiche più varie e non necessariamente recentissimi, tra cui spicca Il mare di sotto realizzato nel 1998 da Sandro Dionisio, che partendo da una leggenda partenopea (Colapesce, il ragazzino che il mare trasforma in pesce) mostra volti e ambienti di una Napoli senza tempo, nella quale le influenze del cinema neorealista (da De Sica a Rossellini) si sposano con le esperienze e le tematiche più recenti (Dionisio ha a lungo collaborato con De Santis e Rosi, ma anche con Amelio, Martone e i Teatri Uniti che questo corto hanno prodotto).
E poi i film prodotti da Roberto Gambacorta della River film, Noiselevel, Drogheria, Fuori dal giro e Bbobbolone, con Paolo De Vita e Mimmo Mancini, o ancora I paladini della Santa Provvidenza, con Gigio Alberti e Paolo Rossi diretto da Gianluca Sodaro o La storia chiusa di Emiliano Corapi, poliziesco psicologico di 25 minuti girato prevalentemente dentro un’unica stanza, prodotto da Andrea Petrozzi, per la World Video Production, molto impegnata nella ricerca di giovani autori da sperimentare con il corto, e adesso impegnata nella realizzazione di Il ritorno di Cagliostro, nuovo lavoro di Ciprì e Maresco.
Film diversi, esperienze produttive diverse. Tutti gli autori invitati sono adesso pronti per l’esperienza del lungometraggio. A cominciare da Sandro Dionisio, che ha appena terminato La volpe a tre zampe tratto da un racconto di Francesco Costa o Cuore scatenato di Gianluca Sodaro, che ha appena trovato una distribuzione, ma anche progetti in corso di realizzazione, come Everybody needs somebody hotel che Paolo De Vita e Mimmo Mancini stanno scrivendo assieme a Salvatore De Mola.
“L’immaginale” non si ferma a Berlino. Questo inverno l’intera selezione sarà presentata al Goethe Institut di Roma, e si sta pensando di portarla anche in altre città italiane.