Incontro tra AGIS e Franceschini sulla crisi dei luoghi dello spettacolo

Annunciata la costituzione di un tavolo bilaterale che individui criteri oggettivi per l’utilizzo di alcune risorse, in primis quelle derivanti dall’accantonamento dei 10 milioni del FUS 2020


Si è svolto oggi, presso la sede del MIBACT, il primo incontro del “tavolo di crisi” tra l’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo e le istituzioni governative in merito alle gravi conseguenze subite dal settore dopo le recenti ordinanze che hanno stabilito la chiusura dei luoghi di spettacoli nelle regioni colpite dall’emergenza coronavirus. All’incontro, in rappresentanza dei più alti vertici del MBACT, erano presenti il Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, il Sottosegretario Anna Laura Orrico, il Segretario Generale Salvatore Nastasi e il Direttore Generale Onofrio Cutaia. A rappresentare l’AGIS il Presidente Carlo Fontana, il Presidente di FEDERVIVO, Filippo Fonsatti, il Presidente e il Vicepresidente ANFOLS, Francesco Giambrone e Fulvio Macciardi e il Direttore Generale del Teatro “Alla Scala”, Maria Di Freda. Ha partecipato al tavolo anche il Presidente ANEC, Mario Lorini.

Rafforzando la compattezza dell’intero settore, l’AGIS ha presentato un documento unitario di tutte le associazioni ad essa aderenti, allegando una serie di richieste urgenti (tra queste l’anticipazione del versamento dei saldi e degli acconti delle assegnazioni del FUS, fondi integrativi ed ammortizzatori sociali per le imprese e gli artisti colpiti dalla crisi, fondi finalizzati ad iniziative promozionali straordinarie per rilanciare il settore dello spettacolo).

Recependo le richieste dell’AGIS, il Ministro Franceschini si è reso disponibile ad una collaborazione incisiva annunciando già per la prossima settimana la costituzione di un tavolo bilaterale che possa individuare criteri oggettivi per l’utilizzo di alcune risorse, in primis quelle derivanti dall’accantonamento dei dieci milioni del FUS 2020, e in secundis con altre eventuali da individuare con apposito dispositivo di legge.

In merito alla riapertura delle strutture attualmente chiuse nelle regioni interessate dalle ordinanze, inoltre, lo stesso Ministro ha annunciato che sono in atto, sotto la supervisione dell’autorità sanitaria, le opportune valutazioni per far sì che si possa procedere quanto prima al ritorno all’attività delle stesse nelle regioni

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28 Febbraio 2020

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