INCONTRI D’ESSAI 2001

Contrasti italiani. A Fiano Romano la scorsa settimana una della sorelle Carlucci inaugurava, tagliando un magnifico nastro di seta verde, il cinemultiplex Feronia. Banchetto per 1000 invitati e tra gli ospiti d’eccezione Gigi Marzullo.
A Ravenna, invece, dal 3 al 5 ottobre, la F.i.c.e. la Federazione italiana cinema d’essai,(vedi il sito ufficiale) inaugura la prima edizione degli “Incontri del cinema d’essai”. Il programma, presentato questa mattina alla sede dell’Agis da Domenico Dinoia, presidente della F.i.c.e., Van Straten dell’Agis, e Francesconi dell’Anec, ospiti Fabrizio Gifuni e Gianluca Maria Tavarelli, prevede numerosi seminari e quattro anteprime nazionali: Lucky break di Peter Cattaneo, Il sogno di Harry di Goran Paskaljevic, Assolutamente famosi di Dominque Deruddère e Viaggio a Kandahar di Mohsen Makhmalbaf. Nell’ultima giornata la rassegna apre le porte al pubblico, che potrà vedere due tra le anteprime sopra citate.
In programma anche la consegna dei premi che sottolineano l’interesse e l’apprezzamento del pubblico d’essai per il cinema made in Italy. Premiati saranno: Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, film 2000-2001 in assoluto più votato dal pubblico dei cinema d’essai; I cento passi di Marco Tullio Giordana, film italiano 2000-2001 più votato dal pubblico del cinema d’essai; Vincenzo Marra, miglior esordiente dell’anno con Tornando a casa; Fabrizio Gifuni, miglior attore dell’anno; Lucia Poli, migliore attrice; Nicola Piovani; Roberto Missiroli, per il montaggio de I cento passi e Goran Paskaljevic, “per il complesso della sua opera cinematografica. I premi F.i.c.e per le distribuzioni vanno invece alla Lucky Red, alla Key Films e a Marco Mueller di Fabrica Cinema.
Per i professionisti del settore la tavola rotonda del 5 mattina al Ridotto del Teatro Alighieri su “Stato, Regioni, Enti Locali e cinema di qualità – realtà e prospettive”. In proposito Dinoia ha ricordato la legge vigente in materia di programmazione e finanziamento al cinema d’essai. Il premio annuale raggiunge il tetto massimo dei 5 miliardi, da dividere tra tutte le sale del territorio nazionale. Dinoia ha ribadito la necessità di un intervento finanziario da parte degli enti locali e delle regioni, sull’esempio di quanto già attuato dall’Emilia Romagna.
A fronte della considerazione della crescita esponenziale dei multiplex Dinoia non si è detto pessimista e ha aggiunto: “Non è pensabile un cinema legato soltanto al multiplex. Questo genere di sala può proporre solo film spettacolari, consumabili nel giro di pochi giorni. Ma il cinema che dura, quello d’autore, ha bisogno della sala d’essai. Il cinema italiano che ha ritrovato visibilità e successo presso il pubblico è quello di qualità”.