In Svizzera annullati i festival di marzo

Il Coronavirus colpisce le attività cinematografiche anche fuori dall’Italia: aumentano i dubbi sulla prossima edizione del Festival di Cannes. La Svizzera chiude i festival di marzo


Il Coronavirus colpisce le attività cinematografiche anche fuori dall’Italia, nei paesi confinanti con la nostra penisola: aumentano i dubbi sulla prossima edizione del Festival di Cannes, con voci (smentite ufficialmente) su un eventuale slittamento, sulla falsariga della manifestazione analoga per le serie televisive MipTV (prevista per aprile, è stata spostata a ottobre).

E la situazione non è migliore in Svizzera, dove la scorsa settimana è stata decretata una sospensione su tutto il territorio nazionale, fino al 15 marzo, degli eventi pubblici con più di mille partecipanti allo stesso momento. Manifestazioni più piccole valutano la situazione in base ai singoli casi, in collaborazione con le autorità locali per quanto riguarda le direttive sanitarie.

A farne le spese per primo è stato il Festival dei Diritti Umani a Ginevra, che doveva svolgersi dal 6 al 15 marzo. La kermesse avrà ancora luogo, ma in modo ridimensionato: gli incontri principali saranno trasmessi in diretta streaming sul sito del festival, mentre altri, di durata ridotta, saranno disponibili in differita; alcuni dei film in programma saranno disponibili online o trasmessi dalla televisione pubblica dell’area francofona, la RTS, oppure faranno parte dei programmi di altri festival svizzeri, che si sono gentilmente offerti di aiutare a mantenere viva l’anima della manifestazione.

È saltato invece del tutto il festival Rencontres du 7e Art, la cui terza edizione doveva svolgersi a Losanna dal 4 all’8 marzo, con un nutrito gruppo di ospiti legati all’Italia (Luca Guadagnino, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Isabella Rossellini e lo sceneggiatore francese Thomas Bidegain, autore del copione de La famosa invasione degli orsi in Sicilia). Inizialmente era stato annunciato che il festival, interamente dedicato al cinema di ieri, non avrebbe avuto problemi, anche perché la sala più grande a disposizione, il Capitole, ha “solo” 860 posti, ben al di sotto della direttiva federale. Poi, la sera del 2 marzo, il comunicato che conferma l’annullamento della terza edizione, con la speranza di poterla rimandare a un altro periodo del 2020.

Poi è venuto il FIFF, a Friburgo, previsto dal 20 al 28 marzo. Anche lì, come a Losanna, la prima comunicazione è stata ottimista: in attesa di ulteriori informazioni, la 34ma edizione della kermesse, che quest’anno aveva in programma omaggi a Claudia Cardinale e William Friedkin, si sarebbe svolta regolarmente, con il solo annullamento della consueta proiezione pre-festival a Berna, dove sono attualmente in vigore restrizioni sull’affluenza nelle sale. Il ripensamento è arrivato il 4 marzo, adducendo come principale motivazione la richiesta, da parte delle autorità cantonali, di eliminare le proiezioni per le scuole, una delle attività principali del festival. È prevista una conferenza stampa mercoledì prossimo, l’11 marzo, dove si parlerà delle eventuali strategie alternative, tra cui la possibilità di spalmare parte del programma sul resto dell’anno, condizioni sanitarie permettendo.

Annullato anche L’immagine e la parola, l’evento primaverile del Festival di Locarno, previsto dal 28 al 30 marzo con la presenza di Alice Rohrwacher..

Avvolto nel dubbio anche il destino di Visions du Réel, la cui 51ma edizione dovrebbe svolgersi dal 24 aprile al 2 maggio, così come quello della notte dei Premi del Cinema Svizzero, che dovrebbe avere luogo a Zurigo la sera del 27 marzo.

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05 Marzo 2020

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