In mostra le scene del Gattopardo

“Alain Delon era viziato e irrequieto, un protegé del grande Visconti. Poteva permettersi ogni cosa, persino di scaraventare, durate le prove di valzer e mazurke, le sue scarpe contro i lampadari di Palazzo Gangi”. Alberto Testa, critico e studioso di danza, braccio destro di Visconti che lo chiamò a coordinare le coreografie del Gattopardo cinematografico, ricorda, a pochi giorni dall’apertura della mostra “La scena del Principe. Visconti e il Gattopardo” (Palazzo Chigi di Ariccia, sabato 13 ottobre), alcuni dei momenti salienti di quella straordinaria avventura del cinema italiano.
Un dietro le quinte inedito. “Sessanta giorni nel capoluogo siciliano – spiega il critico – indimenticabili per il caldo oltre 40 gradi. La preparazione cominciava già dalle quattro del pomeriggio. E il trucco era lunghissimo, soprattutto quello della Cardinale, giovanissima, non ancora particolarmente avvezza al set”.