Una storia semplice è la storia di Anna Rita Sidoti, marciatrice italiana, campionessa mondiale e europea, scomparsa nel maggio 2015. Uno “scricciolo d’oro” come l’ha definita Candido Cannavò, direttore storico della’ Gazzetta dello Sport’.
Da marzo il film di Goffredo d’Onofrio e Giuseppe Garau è al cinema con Movieday, prodotto da .puntozero e Raining Film, ed è stato premiato all’Overtime Festival di Macerata come Miglior Documentario. Leggi l’elenco delle proiezioni-evento.
Una donna, Anna Rita, dalla generosità e dalla tenacia incredibile, come la definisce chi l’ha conosciuta. Un’amica e una mamma sorridente, generosa, altruista, determinata. In tutte le situazioni della vita: durante le gare, negli allenamenti, nei ritiri di oltre 200 giorni l’anno. Nella maternità. nell’amore per la propria terra. Nella malattia.
Un viaggio, una vera e propria marcia all’interno della sua vita con testimonianze di amici, familiari, ex compagne e allenatori. La strada di Anna Rita raccontata passo dopo passo. In tutte le sfaccettature di una donna che ha lasciato un segno in coloro che l’hanno incontrata. Tra trofei, sorrisi, soddisfazioni professionali e personali. In Sicilia, in Italia e nel mondo.
Anna Rita Sidoti nasce a Gioiosa Marea il 25 luglio 1969. Si avvicina alla marcia giovanissima e in pochi anni diventa un punto di riferimento dell’atletica italiana e internazionale. La prima medaglia è di bronzo, nel 1990 agli Europei Indoor di Glasgow. Lo stesso anno a Spalato il suo primo capolavoro: l’oro agli Europei con una gara al cardiopalma. Da quel momento Anna Rita diventa lo scricciolo d’oro d’Italia. Lei alta meno di 150 cm che combatte, lotta e vince contro atlete solo apparentemente più prestanti
Dopo il bonzo alle Universiadi del 1991, si arriva al 1994: un altro oro agli Europei Indoor di Parigi e un argento agli Europei di Helsinki, battuta solo dalla padrona di casa Sari Essayah. L’apoteosi arriva nel 1997: Anna Rita ad Atene vince l’oro. È quello mondiale, è quello più inaspettato perché non doveva nemmeno essere su quelle strade, è l’oro più bello. Ma non finisce qui: nel 1998 bissa il successo europeo e fa luccicare la medaglia più preziosa attorno al proprio collo.
Di nuovo. Anna Rita Sidoti è stata una donna a tutto tondo: atleta, moglie, attrice, mamma, politica, studentessa. Determinata in gara, ha saputo cogliere tutte le sfumature dell’esistenza con allegria, leggerezza e spensieratezza. Ha sposato Pietro, conosciuto quando ancora erano ragazzi, e ha dato la luce a tre splendidi bambini: Federico, Edoardo e Alberto. Dopo aver lottato contro un tumore per diversi anni, Anna Rita si è spenta il 21 maggio 2015.
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Diretto da Giovanna Gagliardo, il film incentrato sul celebre scrittore è prodotto e distribuito da Luce Cinecittà
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