In concorso a Pesaro ‘Terra’, un Ufo nel cinema italiano

Unico italiano in competizione, l'opera seconda di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani ha conquistato subito i selezionatori


In concorso alla Mostra di Pesaro c’è Terra di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani. Si tratta di una produzione Solaria Film e Centro Produzione Audiovisivi Università Roma Tre con un cast che incuriosisce al primo sguardo: Hal Yamanouchi, Angela Carbone, Luigi Iacuzio, Andrei Shchetinin, Banchiayeho Girma, ma soprattutto le partecipazioni speciali di un regista di culto come il brasiliano Julio Bressane, Lou Castel, Franco Nero e Hélène Sevaux. Anche la sinossi è di quelle che non passano inosservate. Si parla di una misteriosa forza cosmica che minaccia di porre fine alla vita sulla Terra: solo un viaggiatore da altri mondi conosce il destino dell’umanità. Nel film, dal sapore di fantascienza, si alternano immagini documentarie, materiali d’archivio, foto d’epoca e si intrecciano varie storie. “Quando il produttore Emanuele Nespeca ci ha proposto Terra, che ci è sembrato un Ufo nel panorama generale del nostro cinema, abbiamo deciso subito di metterlo in concorso – spiega il nuovo direttore della Mostra Pedro Armocida – è stato il primo film che abbiamo scelto e non c’erano altri film italiani che potessero essere in questa competizione”. Marco De Angelis, uno dei due registi già autori di Tarda estate, ha difficoltà a parlare di questo oggetto misterioso e nega che contenga qualcosa di programmatico. Ma lo definisce “affabulazione e Babele rovesciata, è il nostro paracadute che ci serve ad arrestare il buco nero della morte e della tristezza. Ma la vergogna kafkiana ci sopravvive: il cinema è una delle cose più vergognose a cui ci si possa dedicare”. 

Terra non è l’unica anteprima italiana di questa edizione 50 + 1 della Mostra. Oltre a La nostra quarantena di Peter Marcias, Evento speciale fuori concorso, targato Istituto Luce Cinecittà, di cui parliamo in un articolo a parte (vedi link), che vede nel cast Francesca Neri (a lei il compito di guidare la giuria di studenti), è una novità assoluta anche Ananke di Claudio Romano, prodotto da Gianluca Arcopinto e che sarà proiettato nell’Evento speciale dedicato agli esordi italiani degli anni 2010-2015. Mentre per la retrospettiva su Pier Paolo Pasolini con tavola rotonda, a quarant’anni dalla tragica morte ancora insoluta – ma si annuncia una nuova commissione d’inchiesta parlamentare promossa finora da una sessantina di deputati – verranno proiettate alcune scene del nuovo film di David Grieco La macchinazione con Massimo Ranieri nei panni del poeta e cineasta. Pasolini fu legatissimo alla Mostra di Pesaro, dove tenne la famosa relazione sul cinema di poesia proprio in occasione del primo convegno organizzato dall’allora neonata manifestazione creata da Lino Miccichè e Bruno Torri. Torri, che oggi è coordinatore del comitato scientifico (di cui fanno parte Laura Buffoni, Andrea Minuz, Mauro Santini, Boris Sollazzo e Gianmarco Torri) ha ricordato lungamente, nel corso della conferenza stampa, quella prima edizione innovativa. “Pesaro ritrova il legame con le sue origini e le sue ragioni fondanti – ha detto – negli ultimi anni ci sono stati segnali di stanchezza e il passaggio alla nuova direzione non è stato dolce”, ha sottolineato (il riferimento è al direttore uscente, dopo 15 anni di gestione, Giovanni Spagnoletti). “ll sindaco – ha proseguito Torri – aveva deciso di ringiovanire il comitato scientifico e la direzione, oggi l’unica cosa vecchia che rimane sono io”.

Con un budget limato in modo consistente (dai 500mila euro degli scorsi anni a meno di 400mila), la nuova direzione ha lanciato una riflessione sulla forma festival. “Ho voluto coinvolgere chi al festival lavora, facendomi affiancare nella selezione dei film in concorso da Paola Cassano, Anthony Ettorre e Michela Greco. Sono sei titoli in cui emerge un filo rosso di storie femminili forti con ben due titoli diretti da registe”.  

Tra gli altri punti di interesse la personale del cineasta turco Tayfun Pirselimoglu, artista multidisciplinare che con il recente I’m not him ha ricevuto il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Roma. Mentre dal Medio Oriente arriva La dolce Siria di Ammar Al-Beik, dove la guerra è vista con gli occhi dei bambini e la presenza di un circo italiano diventa occasione per un omaggio a Fellini. Appuntamento a Pesaro dal 20 al 27 giugno, nuova sigla molto raffinata creata da Chiara Malta, locandina di Alessandro Gottardo in arte Shout. Pre-apertura da non perdere con Lo squalo di Steven Spielberg proiettato in Piazza del Popolo a 40 anni dalla prima uscita pubblica negli Stati Uniti. Ed è ancora paura. 

05 Giugno 2015

Pesaro 2015

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La Terra vista dall’iperspazio

Marco De Angelis e Antonio Di Trapani ottengono una menzione speciale per la sperimentazione linguistica a Pesaro con il loro film saggio. Tra citazioni di Nietzsche e Proust e molte immagini di repertorio usate come reperti di una civiltà delle immagini in via di estinzione. "Ammiriamo Godard, ma per noi non è un riferimento pedissequo", dicono i due autori. Che propugnano un individualismo a oltranza

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La morte di Pasolini

A Pesaro le prime immagini del film di David Grieco La macchinazione che riapre l'indagine sulla tragica morte del poeta di Casarsa. Ma Pier Paolo è protagonista al Festival con una retrospettiva e con una tavola rotonda. Mentre Bernardo Bertolucci ne ricorda il rapporto con il produttore Alfredo Bini

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Peter Marcias: “Nel porto di Cagliari a lezione di fratellanza”

Francesca Neri e Moisè Curia sono i protagonisti di La nostra quarantena, un film che racconta, tra finzione e documentario, la vicenda di 15 marinai marocchini bloccati a bordo di una nave per più di un anno. Per il regista sardo è stata l'occasione per riflettere su un'Italia diversa, fatta di solidarietà ma anche di futuro incerto. La Mostra di Pesaro l'ha scelto come Evento di chiusura, mentre Luce Cinecittà lo distribuirà il prossimo autunno

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Vecchiali: “Il più grande rimpianto? Non aver lavorato con Pasolini”

L'ottantacinquenne cineasta francese presenta il dostoevskiano Nuits Blanches sur la Jetée e rivela: "Insieme dovevamo girare un film su Gilles De Rais e Giovanna d'Arco, ma Pier Paolo morì troppo presto". E aggiunge: "Lo preferivo come poeta che come cineasta, l'unico suo film rivoluzionario è stato Uccellacci e uccellini, Accattone non mi piace"


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