Nella vasta area di Potsdamer Platz riconcepita dall’archistar Renzo Piano poco dopo la caduta del muro di Berlino sta sorgendo un nuovo astro. A quattro passi dal longilineo Berlinale Filmpalast a Marlene-Dietrich-Platz 1, ove si sta svolgendo la 72ma edizione del festival, e più o meno alla stessa brevissima distanza dalla Filmhaus, sede della Deutsche Kinemathek, del Museum für Film und Fernsehen, dell’Arsenal-Institut für Film und Videokunst, oltre che da altre importantissime istituzioni museali, scientifiche e musicali ideate da architetti internazionali di prima grandezza, la Stiftung Preussischer Kulturbesitz e il Kulturforum hanno messo le fondamenta, già ben visibili, del Museum des 20. Jahrhunderts, ovvero il Museo del XX Secolo. Oltre 9000 metri quadri di spazio espositivo ideati dagli archistar svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron.
Udo Kittelmann, direttore dei Musei Nazionali di Berlino, annuncia le intenzioni del team di curatori: “I musei oggi devono essere spazi di ricerca sociale. Posti di dialogo vivente che rendono possibile sperimentare il potenziale creativo di un periodo specifico da parte del vasto pubblico e in riferimento al contesto contemporaneo. Ma un museo deve reinventarsi di continuo. È tante cose nello stesso tempo: guarda indietro e avanti, è poetico, sperimentale, sociale, emotivo, indipendente”.
Tra le attività multimediali previste per riaffacciarsi, col senno di poi, sul secolo che lo storico Eric Hobsbawn ha definito “l’età degli estremi”, le opere di filmmaker, tvmaker e videomaker che hanno rimesso in gioco le prospettive della Settima Arte avranno un posto d’onore.
Proprio accanto al cantiere brulicante del novello museo, un gigante della Prima Arte, il maestro Mies van der Rohe, sta gongolando per lo spettacolare restauro da poco inaugurato della sua inimitabile Neue Nationalgalerie. Vedi link
Sarà Sebastian Markt il nuovo responsabile della sezione Generation della Berlinale, mentre Melika Gothe, nel nuovo ruolo di manager della sezione, si occuperà dell’educazione cinematografica e della partecipazione culturale
Il co-produttore italiano del film che ha vinto l'Orso d'oro 2022, con la sua Kino Produzioni ha partecipato alla realizzazione di Alcarràs diretto da Carla Simón: "Ho sposato la visione di Carla. È quello che faccio nel mio lavoro, sostengo personalità artistiche ben definite". In sala da maggio con I Wonder Pictures
Il Festival di Berlino ha reso noti i dati Covid della 72ma edizione durata una settimana. Dal 10 al 16 febbraio sono risultati 128 positivi da un campione di 10.938 tamponi. In pratica una percentuale dell'1,5%
Il regista toscano è stato insignito del premio Fipresci alla 72ma Berlinale per Leonora Addio: la soddisfazione e l’orgoglio di Cinecittà, che ha partecipato alla produzione ed è stata, tra l’altro, anche luogo di parte delle riprese del film in Concorso alla manifestazione tedesca.