BERLINO – Venti di protesta oggi alla Berlinale, dove parte del cast del film in Concorson Effacer l’historique (Delete History), ha alzato il pugno in segno di ribellione durante il photocall che ha preceduto la conferenza stampa, in cui l’attrice francese Corinne Masiero si è presentata indossando un gilet giallo, in riferimento all’omonimo movimento spontaneo di protesta contro le riforme del governo di Emmanuel Macron: “Dobbiamo muoverci, occorre che tutti noi gilet gialli ad un certo punto ci rendiamo conto che dobbiamo manifestate le nostre opinioni, qui e altrove”, ha sottolineato l’attrice.
Effacer l’historique, scritto e diretto dalla coppia di cineasti Benoît Delépine e Gustave Kervern, per la terza volta alla Berlinale, è un film tragicomico che affronta in maniera beffarda le conseguenze dei social media nella vita delle persone, raccontando le vicende di tre anti eroi, sopraffatti dal mondo 2.0, che a un certo punto decidono di lottare contro le grandi potenze digitali del mondo moderno. Ambientata in un sobborgo di provincia, la storia ruota intorno a tre vicini di casa: Marie (Blanche Gardin), è una madre che vive dell’assegno familiare del suo ex marito, ed è vittima di un ricatto di sextape che rischia di farle perdere il rispetto di suo figlio; Bernard (Denis Podalydès), è un padre pieno di debiti che cerca di rivendere oggetti online e di proteggere sua figlia, vittima di bullismo in rete e a scuola; Christine (Corinne Masiero) che, dopo aver perso tutto a causa della sua dipendenza da serie TV, è alle prese con le valutazioni tutt’altro che brillanti sulla sua carriera di autista Uber.
“Il film parte da una situazione del tutto personale ed è pieno di elementi ed esperienze che abbiamo provato in prima persona”, hanno rivelato i registi, qui alla loro decima pellicola insieme, capaci sempre di analisi ironiche quanto incisive sulla società. “Forse le giovani generazioni sono molto a loro agio con le nuove tecnologie, ma ci sono molte persone, come noi, che si sentono a disagio con il mondo digitale di oggi, che per noi è un po’ più difficile da affrontare”. Una globalizzazione incontrollata, in cui tutto sembra essere nelle mani di un potere immateriale e senza volto, che controlla e divora le nostre identità, per ricavarne dati utilissimi da passare, poi, al mercato. “Si potrebbe pensare che la questione della privacy sia minima rispetto ad altri problemi più grandi, ma è rappresentativa di un circolo vizioso”, ha dichiarato Gustave Kervern. “C’è stato un vero proprio cambiamento antropologico, ha fatto eco l’attrice Blanche Gardin che ha rivelato di ammirare da tempo la parte poetica e sociale del lavoro dei due cineasti. “Oggi, attraverso i nostri telefonini sempre a portata di mano, indossiamo tutti telecamere di sorveglianza. E’ come se fossimo diventati gli strumenti di controllo di tutti”.
Uno studio storico ha confermato le anticipazioni dei media sul coinvolgimento nazista del fondatore della Berlinale Alfred Bauer, figura chiave della propaganda nazionalsocialista e fervente seguace di Hitler
Una selezione di cinque film provenienti dall’ultima edizione del festival saranno presentati al pubblico giapponese in occasione del Nara International Film Festival, dal 18 al 22 settembre: Los Lobos di Samuel Kishi Leopo, The Earth Is Blue as an Orange di Iryna Tsilyk, My Name Is Baghdad di Caru Alves de Souza, Voices in the Wind di Nobuhiro Suwa e Cocoon di Leonie Krippendorf
Alla presenza del ministro Dario Franceschini, della sua omologa tedesca Monika Grütters, dell’Executive Director della Berlinale Mariette Rissenbeek e del direttore delle Relazioni Internazionali di Anica e coordinatore dei Desks Audiovisivi di ICE-Agenzia Roberto Stabile, è stato siglato a Berlino l’accordo che prevede la partecipazione dell’Italia come Paese in Focus alla prossima edizione dell’European Film Market
Bilancio positivo per la 70esima Berlinale con circa 22.000 professionisti dell'industria da 133 paesi e 330.000 biglietti venduti. Il 71° Festival di Berlino avrà luogo dall'11 al 21 febbraio 2021