Va al lungometraggio Stepne di Maryna Vroda il premio Trieste della 35° Trieste film festival, l’appuntamento dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale. Ambientato in Ucraina, il film racconta la storia di Anatoliy, un uomo che torna a casa per prendersi cura della madre. A convincere la giuria, composta da Anca Puiu, Ivan Salatić, Lenka Tyrpáková, è stata “la malinconica rappresentazione della vita di un paese che scompare, del dolore e delle speranze svanite, resi al contempo con dolcezza ed autenticità”.
La rassegna, conclusasi ieri sera dopo nove giorni di proiezioni, è stata organizzata dall’associazione Alpe Adria Cinema ed è stata accompagnata da una serie di incontri, presentazioni di libri, laboratori, socialità, visite guidate e una proposta di film e iniziative dedicata ai più piccoli. Il premio Alpe Adria Cinema, assegnato dalla giuria composta da Graziella Bildesheim, Dmitrij Gluščevskij, Vladan Petković, va a 1489 di Shoghakat Vardanyan, un documentario incentrato sulla scomparsa di Soghomon Vardanyan, 21 anni, che stava per completare il servizio militare obbligatorio quando è scoppiata la guerra del Nagorno-Karabakh, nel 2020. Sua sorella Shoghakat decide di filmare col telefono le ricerche compiute da lei e i genitori: un lavoro che, per la giuria, “è un pugno nello stomaco, crudo e senza fronzoli”.
È stato assegnato invece a Land of mountains di Olga Kosanović – un corto sulla vita di un padre serbo immigrato in Austria e della sua piccola figlia – il Tsff Shortsva, per l'”incisività e delicatezza”, ha spiegato dalla giuria (Sarah Pennacchi, Ilija Tatić, Anne-Sophie Vanhollebeke). Tra gli altri premi, il Corso Salani 2024 va a Lala di Ludovica Fales; l’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa al documentario Between Revolutions di Vlad Petri; il Cineuropa a Without air di Katalin Moldovai; il Giuria Progetto area giovani del Comune di Trieste a The sea in between di Lun Sevnik.
Il principale appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro orientale
La rassegna Wild Roses del 35° Trieste Film Festival è guidata da Margarethe von Trotta che presenterà il suo Ingeborg Bachmann – Journey Into the Desert. Il manifesto ufficiale è firmato dal fotografo ucraino Oleksii Furman