Premiare le produzioni che scelgono la strada della sostenibilità e che ‘sposano’ un disciplinare green. È il nuovo strumento lanciato da Trentino Film Commission, per incentivare la sostenibilità ambientale in campo cinematografico. Il disciplinare per la certificazione è stato predisposto in collaborazione con Appa, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e TIS engineering. Il funzionamento è piuttosto semplice: alle produzioni cinematografiche si chiede di ottimizzare i consumi di corrente e l’utilizzo dei mezzi di trasporto, di gestire in modo ‘green’ la scelta dei materiali, i momenti di ristorazione, di prestare attenzione alla raccolta differenziata, di promuovere azioni di sensibilizzazione. Ad Appa poi il compito di verificare il rispetto delle azioni secondo le modalità indicate nel disciplinare. I film o serie tv che si impegnano a ottenere la certificazione otterranno un punteggio extra tramite una nuova voce inserita nei criteri di valutazione per l’assegnazione di contributi del Film Fund trentino.
Questo meccanismo di certificazione e premio è l’unico esistente in Europa, per questo motivo TFC è stata invitata a presentare ufficialmente l’iniziativa il 13 maggio al Festival di Cannes all’interno di un panel che presenta le migliori pratiche green europee nel cinema. Nonostante sia una novità, una prima adesione c’è già stata, quella di Resina, il nuovo film di Renzo Carbonera, prodotto da OneArt e girato a Luserna e altre zone del Trentino, una storia che va alla scoperta dello straordinario patrimonio dei cori di montagna. L’idea è nata in seno a Trentino Film Commission, che dal 2011 ad oggi ha visto letteralmente quadruplicare le giornate di lavoro da parte delle produzioni audiovisive sul territorio. Proprio per coniugare l’anima green del Trentino, un territorio dal paesaggio straordinario ricco di location spettacolari, anche con il settore cinematografico si è voluto individuare un nuovo strumento che incentivi la sostenibilità ambientale: Sulla scia dell’interesse al connubio cinema e sostenibilità già dimostrato in altre parti d’Europa è nato T – Green Film.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi