Il sentiero della felicità-Awake the life of Yogananda di Paola di Florio e Lisa Leeman da ieri in sala distribuito da Cineama è partito con una media schermo di 1.070 euro, posizionandosi, come media schermo, al 1° posto tra tutti i film nuovi in programmazione. Il doc, con oltre 50 copie in tutta Italia, racconta come lo yoga è arrivato in occidente trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume.
Il sentiero della felicità ci spiega come Yogananda è diventato il grande divulgatore dello yoga nel mondo. Paramahansa Yogananda arrivò negli anni ’20 negli Stati Uniti e affascinò il mondo con lo yoga e la sua filosofia. E’ l’autore di “Autobiografia di uno Yogi”, un classico della letteratura spirituale che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e che ancora oggi costituisce un riferimento essenziale per ricercatori, filosofi e cultori dello yoga.
L’Autobiografia era l’unico libro presente nell’iPad di Steve Jobs, il quale dispose che ne fossero distribuite 800 copie al suo funerale. È stato anche il libro che ha introdotto al misticismo orientale George Harrison che nel film rilascia una preziosa testimonianza. Numerose le dichiarazioni che si susseguono nel documentario: dal musicista Ravi Shankar a George Harrison, allo scrittore e impresario di Hip Hop Russell Simmons, al fisico Robert Oppenheimer.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025