Sarà il regista rumeno Radu Jude, vincitore quest’anno dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, il protagonista di Popoli Reloaded, l’iniziativa organizzata dal Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, per celebrare la riapertura delle sale, dal 15 al 18 giugno al cinema La Compagnia di Firenze, con una selezione dei suoi film e una masterclass in presenza.
Il programma presenta una selezione di 18 documentari divisi per sezioni: Romania Facing the Past: il cinema di Radu Jude (a cura di Roberto Manassero in collaborazione con Accademia di Romania); Diamonds are Forever, film dall’archivio del Festival dei Popoli (a cura di Daniele Dottorini); Doc Explorer, la sezione sperimentale del Festival; Lo splendore della vita: il cinema di Tizza Covi e Rainer Frimmel (a cura di Daniela Persico in collaborazione con Forum Austriaco).
Classe 1977, adolescente ai tempi della rivoluzione dell’89, studente e poi cineasta negli anni dell’europeizzazione della Romania, Jude è oggi tra le voci più interessanti della cinematografia contemporanea. L’omaggio presenta sei dei suoi film: Aferim! (2015), western in bianco e nero ambientato a metà del XIX secolo, affresco crudo e dissacrante di un paese in trasformazione (15/06); The Exit of the Trains, sui pogrom contro la popolazione ebraica durante l’invasione nazista (15/06); il corto The Marshall’s Two Executions (2018) sulla fucilazione del generale Ion Antonescu e The Dead Nation (2017) in cui le magnifiche fotografie del ritrattista Costică Acsinte scorrono in parallelo ai testi del medico, scrittore e poeta ebreo Emil Dorian (16/06). E poi il geniale I Do Not Care If We Go Down in History As Barbarians (2018), commedia nera sul rimosso collettivo di un’intera nazione e Uppercase Print, straniante indagine sulla polizia segreta del regime di Ceausescu.
Momento clou dell’omaggio la masterclass con Radu Jude il 17 giugno al cinema La Compagnia, evento organizzato in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma.
Tra i fiori all’occhiello di Popoli Reloaded la selezione dall’archivio del festival che consta di oltre 15mila titoli con Diamonds are Forever. In programma Out of The Present di Andrei Ujică (1994) sul viaggio compiuto nel 1991 da due astronauti russi in missione spaziale mentre sulla Terra gli avvenimenti portano al crollo dell’Unione Sovietica; e poi Le Souvenir d’un Avenir di Chris Marker e Yannick Bellon (Francia, 2001), un viaggio nel tempo attraverso le immagini della straordinaria fotografa Denise Bellon; infine, Ulysse di Agnès Varda (Francia, 1982) e The Mesmerist di Bill Morrison (USA, 2003).
Chiude la quattro giorni di film la prima italiana di Notes From The Underworld di Tizza Covi e Rainer Frimmel (2020), documentario che ripercorre le vite romanzesche del cantante da taverna Wienerlied Kurt Girk e del suo amico gangster Alois Schmutzer.
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