Il 19 gennaio esce nelle sale Il mondo magico, opera prima di Raffaele Schettino, prodotto da Groucho Cinema Srl, basato su vicende vere avvenute a cavallo degli anni ‘40. La pellicola racconta, fra antichi riti e canti popolari, la storia vera di Gianni (interpretato dal regista): sopravvissuto alla campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale, il nostro eroe diserta e si rifugia a Piadena, in provincia di Cremona, dove si innamora della misteriosa Teresa. Nella confusione che segue l’armistizio del 1943, decide di rientrare a Frigento, in Irpinia, sua città di origine, dove sposa il suo primo amore. Teresa, abbandonata, trasforma la sua rabbia in maledizione e da quel momento la vita di Gianni è un’unica teoria di sciagure. Finita la guerra, Gianni trova impiego come carabiniere in Valnerina ed è costretto dai superiori a reprimere nella violenza le lotte dei lavoratori in difficoltà a causa dei licenziamenti.
Il film presenta interessante materiale di repertorio tratto dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (AAMOD). La parte di fiction, girata in provincia di Cremona, Avellino e nella Valnerina ternana, si avvale di attori non professionisti e del contributo di gruppi di musica tradizionale popolare locali. Il mondo magico, che richiama nel titolo ‘Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo’ di Ernesto de Martino, fondatore dell’antropologia italiana, è un vero e proprio viaggio musicale tra canti popolari e antichi rituali. Gli interpreti sono cantori e musicisti d’eccezione: il Duo della Lega di Cultura di Piadena (Cr), La Banda della Posta (prodotto da Vinicio Capossela) e I Cantori della Valnerina, gruppo folkloristico che propone un repertorio tratto dagli importanti studi di etnomusicologia di Alessandro Portelli e Valentino Paparelli, integrati con leggerezza nel racconto filmico.
“L’intento – spiega il regista – era quello di parlare del mondo magico nel senso demartiniano del termine, ovvero della magia del mondo contadino che si tramanda attraverso i canti di tradizione orale e la ritualistica semplicità delle relazioni umane. La pellicola è il prodotto di un vero e proprio lavoro di comunità, che ha visto le proloco, le associazioni locali e i paesi coinvolti mettersi in moto, a vari livelli, per rendere il set un momento di incontro, un momento magico. Fanno da sfondo alla storia e diventano la vera essenza del film i rituali del mondo agreste (la maledizione, la figura della ‘masca’ e della ‘mammasanta’ e le formule magiche), i canti e le musiche delle tradizioni orali d’Italia dalla Lombardia alla Campania, passando per l’Umbria”.
Il film ha vinto vari premi, fra cui il Platinum Remi Award del WorldFest e viene ora distribuito nelle sale di Roma, Montefiascone (VT), Caserta, Avellino, Terni, Perugia, Narni (TR), Veroli (FR) e Fondi (LT).
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