Il maestro testimonial dell’accordo Telecom-Cinecittà Luce


VENEZIA. “Il valore della memoria? Grandissimo perché il documento è lì intoccabile a ricordare la nostra storia comune e farci ragionare. Penso a quella famosa immagine del bambino ebreo con le mani alzate sotto la minaccia del mitra del soldato nazista, quel documento è una pugnalata nello stomaco. E’ importante conservare i documenti e quelli che sanno darci dolore, perché solo con il dolore l’uomo diventa responsabile”. Così il regista Ermanno Olmi tiene a battesimo nello spazio di Cinecittà Luce l’accordo Telecom-Cinecittà Luce che nasce innazitutto con l’obiettivo di accelerare e migliorare il processo di conservazione e digitalizzazione dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce, ampliandone nel contempo la conoscenza attraverso nuovi mezzi di diffusione.
Dal mese di settembre, infatti, 150 titoli tra film e documentari in pay per view e oltre 200 contenuti video fruibili gratuitamente saranno disponibili su Cubovision®, sulla Web TV e sull’IPTV di Telecom Italia.
Inoltre Cubovision®, in contemporanea con l’anteprima mondiale a Venezia di This is not a film di Jafar Panahi e Mojtaba Mirtahmasb, offrirà questa straordinaria testimonianza della vita e della condizione di un regista oppresso dal regime iraniano.

“Siamo orgogliosi di contribuire alla salvaguardia e alla diffusione del patrimonio culturale dell’Archivio Luce – ha dichiarato il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè – fatto di film, documentari e immagini che rappresentano una memoria dal valore inestimabile. L’investimento si sviluppa nell’arco di parecchi anni, anche se il meccanismo prevede la rinnovabilità. Oggi partiamo con mezzo milione di euro per i prossimi mesi, e poi in prospettiva sarà di 3 milioni, a completamento di questa prima fase del progetto. E’ prevista poi – continua Bernabè – su Cubovision® Web l’offerta free dei canali CinecittàLuce ‘A spasso nel tempo’ e ‘Come eravamo’ per i cinegiornali d’epoca, ‘Doc’ per i documentari d’archivio; su Cubovision® VOD eSVOD l’offerta pay del canale Cinecittà Luce Film con titoli current e library italiani e stranieri e del canale Cinecittà Luce Doc con la migliore produzione artistica del Luce”.

 

Per il presidente della Biennale Paolo Baratta Telecom ha davanti a sé il grande tema dei contenuti che vanno veicolati attraverso un’infrastruttura che ha una sempre più vasta capacità di trasmissione. “Il fatto che si scelga un archivio e non un contenuto di facile e immediato successo è un segno di cultura. Un’operazione che farà contento il ministro Galan perché si valorizza e tutela il patrimonio italiano”.
E il ministro Giancarlo Galan si dichiara soddisfatto di questo accordo “che sarà un matrimonio d’interesse e per la cultura. Su Cinecittà di Luce si è detto di recente di tutto, ma anche dopo questa intesa l’obiettivo è quello di difenderla, arrivando a risparmiare all’incirca 5 milioni, che saranno a disposizione del Fus. Non verrà venduto un ago di Cinecittà Luce e devo fare i complimenti a chi ha ideato quella riforma e al presidente Cicutto e all’AD Sovena che hanno gestito bene un ente di Stato. Venderla, non curarsene, avrebbe significato cancellare una parte della nostra memoria, anche quella più raffinata, che ci ha celebrato nel mondo. Una follia”.

Per il presidente Roberto Cicutto si tratta di un’intesa innanzitutto culturale perché consente la conservazione e la diffusione della memoria, e insieme costituisce una piattaforma per il cinema classico e contemporaneo. Un’intesa economica perché Telecom Italia ha iniziato una nuova avventura che ha bisogno di contenuti che non sono solo di intrattenimento. E infine un accordo generale perché i proventi di queste acquisizioni verranno destinati alla digitalizzazione dell’Archivio Luce.

“E’ la conferma di quanto Cinecittà Luce sia un’importante risorsa culturale e industriale – sottolinea l’AD Luciano Sovena – Grazie a questo accordo la nostra library sarà disponibile per 18 milioni di persone. Si vedranno titoli come Il posto di Olmi e 2046 di Wong Kar-wai, da Partner di Bernardo Bertolucci a Amores perros di Iñárritu, per arrivare a quelli presentati qui al Lido”.
E allora nei prossimi mesi saranno disponibili Nel nome del padre di Marco Bellocchio, nella nuova edizione curata dal regista in occasione della consegna del Leone d’Oro alla Carriera, India di Roberto Rossellini nella versione restaurata a cura della Cineteca di Bologna, il documentario Pasta nera di Alessandro Piva (Controcampo italiano), El campo di Hernàn Belòn (Settimana della critica), I piccioni di Venezia di Francesco Pasinetti nel centenario della nascita dell’autore.

autore
05 Settembre 2011

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