Il lungo viaggio di Fuocoammare continua dopo l’Efa

Kasia Smutmiak ha consegnato a Wroclaw il massimo premio europeo al documentario di Gianfranco Rosi. Che è appena uscito negli Stati Uniti ed entrato nella shortlist per gli Oscar


WROCLAW – Un lungo viaggio. Così Gianfranco Rosi definisce quello cominciato a gennaio a Berlino, con l’Orso d’Oro a Fuocoammare e che nella notte di sabato a Wroclaw, in Polonia, lo ha portato alla vittoria agli Efa. Fuocoammare è dunque il miglior documentario europeo del 2016, una vittoria importante che arriva mentre il film è nelle sale americane. E nella settimana in cui è entrato nella shortlist per l’Oscar. “C’è una voce che viene dal mare, un’eco”, ha detto Gianfranco Rosi dal palco accettando il premio dalle mani di Kasia Smutniak, davanti ai protagonisti del cinema europeo. “E’ un disperato grido di aiuto. Davanti a quelle voci alle quali la guardia costiera chiedeva la posizione, ho sentito che dovevo prendere anche io una posizione”.

Nell’edizione che ha visto il trionfo di Maren Ade e del suo Vi presento Toni Erdmann (che vedremo in Italia dal 23 febbraio), e nella quale Ken Loach, Pedro Almodovar e Paul Verhoeven tornano a casa a mani vuote, Gianfranco Rosi non ha deluso le aspettative. Fuocoammare è uscito in questo 2016 in una sessantina di Paesi, e Rosi lo ha accompagnato in oltre la metà. A gennaio sarà a Tokyo “dove in una sala proiettano ancora Sacro Gra, diventato un film di culto”, ci racconta dopo la cerimonia Efa. In vista dell’Oscar comunque è agli Stati Uniti che si guarda con interesse.

Fuocoammare concorre sia nei documentari che nei film di finzione e dal 21 ottobre è uscito a New York, Los Angeles e Chicago, presentato anche da Meryl Streep che dopo avergli consegnato l’Orso d’Oro a Berlino continua a sostenere il film. “La campagna per l’Oscar è lunga e faticosa come una campagna elettorale – racconta ancora Rosi – è come partecipare ogni giorno al tuo matrimonio, devi sorridere, stringere tante mani e fare discorsi. Ma è stato molto interessante vedere la reazione al film negli Stati Uniti, che guardandolo non pensano all’Europa. Per loro – e ancora di più dopo l’elezione di Trump – è una metafora di quel che accade ai confini con il Messico, con i migranti che muoiono nel deserto come nel Mediterraneo. E mi è accaduto che a New York dopo una proiezione per il pubblico, mi dicessero che dopo aver visto il film l’impulso era di capire che cosa ciascuno di noi potesse fare. E credo che questo sia importante. Cosa può fare ciascuno di noi?”.

Il viaggio di Fuocoammare ora riparte da Wroclaw verso Los Angeles, dove il 26 febbraio si assegneranno gli Oscar, aspettando di conoscere le cinquine: “Ho visto gli altri documentari concorrenti e devo dire che sono film bellissimi”. Rosi poi glissa elegantemente sulle polemiche aperte dalle critiche di Paolo Sorrentino alla candidatura del film in due categorie, fatta dall’Italia, e guarda oltre. “Comincio a pensare al prossimo film, del quale non voglio anticipare niente. Mi dico che non sarà in Italia, non potrei dopo averne fatti due di fila… ma l’avevo detto anche dopo Sacro Gra e poi sono andato a Lampedusa – sorride – So che si sta avvicinando la fine di questo lungo viaggio, di un anno passato con questo film. E che tra poco comincerò a pensare ad altro, ma i protagonisti dei miei film non mi lasciano. Loro continuano a vivere dentro di me.”

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11 Dicembre 2016

Efa 2016

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Rutelli sulla vittoria di Fuocoammare

"Un'altra tappa per affermare la ricchezza di una narrazione italiana che ha pochi confronti internazionali. Realtà e cinema, coraggio e originalità: Rosi propone una cifra preziosa che si sta affermando nel mondo". Lo ha detto Francesco Rutelli, presidente Anica nel corso di una conversazione conGianfranco Rosi, congratulandosi per la vittoria di Fuocoammare agli Efa

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In sala con Cinema di Valerio De Paolis il film della regista tedesca Maren Ade che ha conquistato gli EFA più importanti: miglior film, regista, sceneggiatura, attore e attrice protagonisti

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Fuocoammare vince l’EFA

Alla 29/ma edizione degli European Film Awards, gli Oscar europei, vince come miglior documentario 2016 Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Il film aveva già vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino ed è entrato nella short-list dei documentari degli Academy Awards. Gli EFA sono stati consegnati al National Forum of Music di Breslavia, città polacca che è anche capitale della cultura europea del 2016.

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Gli Efa su Rai Movie

Tornano in diretta streaming su Rai Movie gli European Film Awards: sabato 10 dicembre sarà possibile seguire dalle ore 20,15 la cerimonia di assegnazione commentata da Enrico Magrelli e Alberto Farina


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