VENEZIA – Piccoli, buffi, paurosi, ma teneri e affettuosi. E soprattutto sempre attaccati alla loro scatola che indossano come unico vestito. Sono i Boxtrolls, protagonisti dell’omonimo lungometraggio d’animazione targato Universal, presentato al Lido fuori concorso. Rispetto ai precedenti cartoon della major, Coraline e ParaNorman, il target si è leggermente abbassato. L’umorismo è più leggero, con meno sfumature dark e dunque adatto anche a un pubblico di spettatori più giovani.
“Siamo tutti Boxtrolls”, sostiene in conferenza stampa Travis Knight, presidente e capo animatore della Laika, la casa d’animazione indipendente che ha realizzato il film in in stop-motion 3D di Anthony Stacchi e Graham Annable, in uscita il 4 ottobre. Un’impresa su cui hanno lavorato 320 persone (un animatore solitamente impiega una settimana per completare meno di 4 secondi di footage, come mostra la divertente sequenza finale) e per cui sono servite 56 telecamere e 892 luci, 190 marionette, 200 costumi, 20mila oggetti si scena, 79 set. La storia, tratta dal best-seller di Alan Snow ‘Arrivano I Mostri!’, ”è un miscuglio di detective story, commedia dell’assurdo, avventura steampunk con splendore visivo ed una morale sorprendente. E’ una sorta di racconto di Dickens intrecciato con Roald Dahl e Monty Python – aggiunge Knight – ‘Siamo un piccolo studio, possiamo investire di più su temi originali, a che se i nostri budget sono molto più bassi di uno studio normale. La stop motion era la tecnica più adatta per creare una realtà tangibile.
“I diritti del libro ”sono stati acquisiti 10 anni fa. In ogni pagina c’è un nuovo personaggio, ci siamo attenuti al cuore della storia” spiega Graham Annable. ”Ci è piaciuto subito l’elemento alla Roald Dahl, noi abbiamo aggiunto quello di commedia dell’assurdo alla Monty Python” aggiunge Stacchi. E proprio un componente del leggendario gruppo comico inglese, Eric Idle, ha scritto parole e musica della canzone dei Boxtrolls, mentre la colonna sonora è dell’italiano premio Oscar Dario Marianelli, autore anche della trascinante canzone preferita da Uovo, un’aria costruita su un testo che è un elenco di formaggi.
L’ambientazione è Pontecacio, città governata da Lord Gorgon-Zole, che ha un solo interesse, il formaggio. La popolazione però vive nella paura dei Boxtrolls, creature sotterranee credute cattive e pericolose da quando sono state accusate della sparizione di un neonato. A farle sparire ci pensano i disinfestatori, guidati dal malvagio Archibald Arraffa (doppiato in originale da Ben Kingsley), che ha una sola ambizione: ottenere una ‘tuba bianca’, portata solo agli uomini di potere. A salvare i Boxtrolls dovrà pensarci Uovo (doppiato in originale da Isaac Hempstead Wright di Il trono di spade), il bambino cresciuto con loro, che li considera la propria famiglia.
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre