Un’uscita simbolo, il 26 agosto, per il secondo capitolo della commedia campione d’incassi Come un gatto in tangenziale, con il “team del gatto” – a partire dai due protagonisti Paola Cortellesi e Antonio Albanese – bello carico e pieno di voglia di partecipare alla ripartenza con un chiaro messaggio di “compattezza sociale e dialogo”.
“La pandemia ha sconvolto tutti – dice l’attrice che veste nuovamente i panni della ‘coatta’ Monica, la giovane mamma di Bastogi – adesso è possibile tornare al cinema, visto che si procede con i vaccini e speriamo di avere tanti spettatori come per il primo film, che è stato Biglietto d’oro nel 2018”. Aggiunge Antonio Albanese, alias il ‘pensatore’ Giovanni, o meglio ‘il ministro’ come lo chiamano gli esuberanti e colorati amici di Monica: “Il cinema è il posto più sicuro del mondo, ringraziamo la tv che ci ha salvato durante il lockdown, ma il grande schermo è un’altra cosa. Saremo nelle arene estive il 14 e 15 agosto per poi approdare nelle sale”.
Massimiliano Orfei, ad di Vision Distribution precisa: “Il 26 agosto è una data straordinaria in termini di mercato. Di solito è appannaggio dei blockbuster americani, come Il re Leone che fece 40 milioni di euro al box office, noi ora cerchiamo di conquistarla con una commedia family che sosterremo con una campagna mai vista e su 900 schermi. E’ un segnale di ripartenza per il paese e gli esercenti sono al nostro fianco, come hanno dimostrato alle Giornate professionali a luglio. Il Green Pass sarà un segnale di ulteriore sicurezza”. Infine Mario Gianani produttore per Wildside sottolinea come il film abbia rinunciato alle offerte delle piattaforme: “E’ stata una scelta di cuore, ci prendiamo il rischio. Avremmo anche potuto uscire a Natale, ma vediamo la data del 26 agosto come l’inizio di una nuova normalità e guardiamo avanti con ottimismo”.
Diretta da Riccardo Milani e scritta da Milani e Cortellesi con Giulia Calenda e Furio Andreotti, Ritorno a Coccia di morto immagina i protagonisti di Come un gatto in tangenziale tre anni dopo. Mentre i due ragazzi, Alessio e Agnese, si rincontrano per caso in un pub di Londra, Monica finisce in carcere per colpa delle gemelle (le scatenate Alessandra e Valentina Giudicessa, affette da ‘shopping compulsivo’ anche nella vita reale) che hanno nascosto la refurtiva nel suo locale ‘Pizza e Samosa’. Monica chiede aiuto a Giovanni che sta per inaugurare, insieme alla giovane e rampante fidanzata Camilla (Sarah Felberbaum) un centro culturale di nuova concezione nell’estrema periferia di Roma. Così esce di prigione, ma viene assegnata ai servizi sociali della adiacente parrocchia di San Basilio, dove il giovane e avvenente ‘prete rosso’ Don Davide (Luca Argentero) aiuta il prossimo, anche se si tratta di andare lievemente contro la proprietà privata.
“L’idea della parrocchia – racconta Milani – nasce dall’incontro con una chiesa di Milano, un’esperienza di carità e impegno che ha dato ispirazione alla nostra scrittura, perché eravamo alla ricerca di uno spunto importante per questo secondo capitolo. L’Italia, dopo un breve momento di coesione durante il lockdown, è tornata a esasperare odio e divisione, mentre Monica e Giovanni sono emblemi di un Paese che vuole condividere nonostante le differenze”.
“Ci sono le urgenze – spiega Paola Cortellesi – e poi c’è il progetto di lungo periodo, creare stimoli culturali in periferia. Migliorare la qualità della vita, strutturare luoghi che vadano controcorrente rispetto al qualunquismo di cui Monica è una rappresentante perfetta. E’ possibile, attraverso l’arte, formare i giovani in modo che crescano diversi”. E ancora: “Questa commedia cerca di raccontare il Paese e le sue contrapposizioni, come un tempo la saga di Don Camillo e Peppone“.
Non manca una citazione di Dramma della gelosia di Ettore Scola, che scorre sullo schermo all’aperto di Tor Bella Monaca, in un’iniziativa di Alice nella città: “E’ uno dei miei film del cuore – racconta Milani – ho voluto fare questo omaggio a Scola e a due grandissimi attori come Monica Vitti e Marcello Mastroianni”. Mentre sulle prossime elezioni amministrative, la sua opinione è questa: “Le responsabilità della politica ci sono, ma io spero che migliorino anche i romani”.
Il regista sottolinea come il secondo capitolo – a cui potrebbe seguirne un terzo, visto il finale aperto, che prevede una reunion di tutta la famiglia sulla spiaggia di Coccia di morto, compresi Luce (Sonia Bergamasco) e Sergio (Claudio Amendola) – “cerca di essere più divertente del primo”.
Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video.
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