IL FESTIVAL


“Sarà un’edizione con tanto cinema italiano, egiziano e americano. Al di là delle tante sezioni presenti prevale come criterio ordinatore quello di far conoscere i prodotti più inquieti, le immagini di un cinema non riconciliato. Con una novità importante: l’aumento delle sale di proiezione, da 5 a 8″. Così il direttore, Stefano Della Casa, presenta a Roma, nella sede dell’Accademia d’Egitto, il 19° Torino Film Festival, in programma dal 15 al 23 novembre. Un festival che vuole essere non solo utile agli autori ma intercettare il pubblico metropolitano e giovanile, spiega Della Casa, perché proprio il pubblico è il motore di questo evento. Un festival (leggi lo speciale su cinemazip) ricco con i suoi 376 film, di cui 190 lungometraggi, per oltre 700 ore di proiezione, con 16 sezioni, di cui 5 competitive, che assegneranno 10 premi tra ufficiali e collaterali, e ben 25 paesi rappresentati. Il direttore del festival è infatti convinto che far vedere i film e costruire un programma, attraverso il montaggio di titoli ed emozioni, sia in fondo un modo non accademico di fare critica cinematografica.
Tre gli eventi, la retrospettiva monumentale del cinema egiziano “Onde del desiderio” che propone un lungo viaggio da inizio secolo agli anni ’70 attraverso la cinematografia più importante dell’Africa araba, una “Hollywood d’Oriente” con i suoi oltre 3mila titoli, capace di esportare un vero e proprio star system, dal Marocco al Golfo Persico. L’omaggio a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, registi italiani d’azione, una personale di 25 opere, compresi i cortometraggi, del loro cinema a sé, non riconciliato, adamantino e autosufficiente, come spiega il curatore della sezione Enrico Ghezzi. Ogni loro film è abbinato a un’opera della cinematografia mondiale, scelta dagli autori in base alle frequentazioni culturali e alle passioni. Terza e ultima retrospettiva è l’omaggio a George A. Romero reiventore dell’horror.
Per il quinto anno consecutivo “Americana” indaga invece i nuovi itinerari del cinema statunitense contemporaneo senza trascurare il genere western con sei titoli diretti da Anthony Mann e interpretati da Jimmy Stewart.
Tra i film che si vedranno prima del loro arrivo in sala: ABC Africa di Abbas Kiarostami, Rock Star di Stephen Herek, Amorestremo di Maria Martinelli, Sole negli occhi di Andrea Porporati.
Quattro i premi: “Concorso lungometraggi”, “Concorso cortometraggi”, “Concorso Spazio Italia Kataweb”, “Premio Doc 2001”.
Molti gli ospiti stranieri: Abel Ferrara con Can This Be Love, Dennis Hopper con The Last Movie, John Cameron Mitchell con Hedwig and The Angry Inch, Abbas Kiarostami con ABC Africa, e inoltre George A. Romero, Amos Gitai, Otar Ioseliani. Vi saranno anche personaggi mitici dello sport come il pugile cubano Teofilo Stevenson e il giocatore di calcio Amarildo raccontati in alcuni film.
Tante le presenze italiane, tra cui: i registi Marco Bellocchio, Mario Martone, Mario Monicelli, Ciprì e Maresco, Silvio Soldini, Luciano Emmer; le attrici Stefania Rocca, Francesca d’Aloja, Ottavia Piccolo, autrici di documentari; gli attori Valerio Mastandrea, Fabrizio Gifuni.

autore
19 Novembre 2001

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