Il “Faust” di Sokurov verso il Leone?

E’ saldamente in testa al toto-Leone – almeno quello della critica – Faust di Aleksandr Sokurov, quarto capitolo della possente tetralogia sul potere firmata dall’autore russo (tappe precedenti dedicate a figure storiche: Hitler, Lenin e l’imperatore Hirohito). In tanti già parlano di capolavoro per la monumentale versione del testo di Goethe che il regista ha girato in tedesco, con attori tedeschi e con una parte conclusiva in Islanda, scelta per i suoi paesaggi infernali, e poco prima che il vulcano eruttasse. Nel film, che fa parte del listino Archibald, e che tiene conto anche della versione letteraria di Thomas Mann, Mefistofele è un usuraio ciarlatano e mellifluo, che mostra un corpo deforme, senza alcun sesso, ma con una piccola coda che sembra un pene, mentre il Doktor Faust disseziona cadaveri nel suo antro. Sokurov rivela che avrebbe voluto girare alcune scene in Vaticano, aveva già i permessi, ma ha dovuto rinunciare per motivi di budget. Ora sta lavorando a un progetto sulla Divina commedia che naturalmente sarà girato in Italia.