Brigitte Bardot completamentente nuda a letto con Michel Piccoli, mentre la macchina da presa la scopre poco a poco. È questa la prima scena de Il disprezzo, uno dei capolavori di Jean-Luc Godard, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia rimasta, insieme a molte altre, indelebile nella mente di ogni cinefilo. Ma non tutti hanno avuto la fortuna di poterla vedere, perché questo famoso incipit fa parte del tanto girato, almeno 20 minuti, che Carlo Ponti decise di tagliare all’uscita del film, nel 1963. A cinquant’anni di distanza il Premio Malaparte, che dallo scorso anno è ripartito dopo una pausa di 13 anni, laddove era nato, a Capri (dove Il disprezzo è stato girato in parte, nella famosa Villa Malaparte), ha deciso invece di riportare la pellicola ai suoi originari splendori (anche il cast era stellare, oltre a Brigitte Bardot e Michel Piccoli, compaiono anche Jack Palance e il regista Fritz Lang nella parte di se stesso) proponendola nella sua versione integrale, e sottotitolata, sabato 8 giugno. Nella versione italiana venne cambiata anche la colonna sonora che sostituì alla musica sinfonica originale di Georges Delerue il jazz di Piero Piccioni. Un’altra modifica importante fu il colore, che cambiò addirittura il significato dell’opera. Infatti se in Le mépris è netto il distacco tra la prima e la seconda parte, rispettivamente ambientate a Roma con un colore più sporco, e a Capri, set più luminoso, ne Il disprezzo non c’è differenza (l’analisi dei tagli italiani è stata approfondita da Adriano Aprà in un testo presente nel volume I differenti).
A seguire la proiezione è prevista una lettura di Leonardo Colombati, scrittore che si è ispirato al Il disprezzo per alcuni episodi dei suoi libri, mentre l’artista belga Tom Barman, che sta lavorando a un progetto sull’opera di Moravia, terrà un concerto. Ad inaugurare la giornata dedicata a Il disprezzo sarà una tavola rotonda che inizierà alle 17 al teatro Quisi dell’Hotel Quisisana, con esperti francesi e italiani: Adriano Aprà, Alain Bergala, Sylvie Pierre, Patrizia Pistagnesi e Roberto Turigliatto. A questa prima manifestazione del Premio Malaparte, uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani per personalità internazionali, farà seguito il 6 ottobre la proclamazione del vincitore del concorso letterario. L’anno scorso toccò a Emmanuel Carrère.
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