Il cinema ritrovato online su Mymovies

Dal 18 dicembre classici, restauri e rarità da scoprire in un viaggio online eccezionale


Una storia del cinema firmata dalla Cineteca di Bologna, fatta di grandi classici e rarità da scoprire, ma sempre nelle migliori versioni restaurate. Il Cinema Ritrovato arriva a casa degli spettatori, e diventa Il Cinema Ritrovato fuori sala: il nuovo progetto che la Cineteca di Bologna lancerà venerdì 18 dicembre, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e del main partner Gruppo Hera. Non meno di 15 film al mese da vedere senza limiti di giorni o di orario, al costo di 15  euro (ridotto 12  euro per gli Amici della Cineteca di Bologna e i possessori della Card Cultura del Comune di Bologna), su MYmovies. E ogni 30 giorni un programma tutto nuovo, con altri nuovi film. Il primo programma, che si inaugurerà appunto venerdì 18 dicembre (e sarà disponibile fino al 17 gennaio), vede un percorso attraverso

–  il cinema italiano degli anni ’50 (l’esordio nel 1950 di Federico Fellini a quattro mani con Alberto Lattuada, Luci del varietà; altro film del 1950, sempre a quattro mani, firmato dalla coppia Steno e Mario Monicelli, è Vita da cani; Due soldi di speranza, girato da Renato Castellani nel 1952);

– un omaggio a Marco Ferreri e Ugo Tognazzi con “Una storia moderna” – L’ape regina e La donna scimmia (e i suoi finali censurati);

– il nume tutelare Charlie Chaplin con The Gold Rush – La febbre dell’oro e City Lights – Luci della città;

– un film francese da riscoprire, Le Plaisir di Max Ophüls, da Guy de Maupassant con Jean Gabin;

– di nuovo Jean Gabin nel noir dalla penna di Georges Simenon, La verità su Bèbé Donge, firmato da Henri Decoin;

– un manuale del colore come Moulin Rouge diretto da John Huston nel 1952, biografia del pittore Toulouse-Lautrec nella mitica Parigi della Belle Époque;

– due rarità dall’edizione 2020 del festival Il Cinema Ritrovato: Ich war neunzehn, forse il film tedesco più autentico sugli ultimi giorni di guerra, diretto da Konrad Wolf alla fine degli anni ’60, e Chess of the Wind di Mohammad Reza Aslani, uno dei film più emblematici della storia del cinema d’autore iraniano, straordinario recupero di un film invisibile dalla sua realizzazione nel 1976;

– alcune incursioni nel cinema documentario, dai meravigliosi lavori di Vittorio De Seta dedicati all’Italia rurale della seconda metà degli anni ’50, alla Grande Mela degli anni ’60 raccontata da Gideon Bachmann nel suo Underground New York; e sempre della città che non dorme mai ci parla Martin Scorsese nel suo recente The 50 Year Argument. The New York Review of Books; Life Is but a Dream dell’italiana Margherita Pescetti, vincitrice del premio per il Miglior documentario all’ultima edizione del festival Visioni Italiane, ci porta invece nei territori occupati dai coloni israeliani;

– una delle più belle sorprese della stagione cinematografica 2018, Visages Villages dell’inedita coppia JR e Agnès Varda; due eventi: per il Natale, vedremo invece una selezione di materiali d’archivio della Cineteca di Bologna, dalla star del muto Cretinetti, alle immagini del Natale italiano degli anni ’60 e ’70; e, infine, festeggiamo il compleanno del cinema (28 dicembre 1895), con i geni che lo hanno inventato, i fratelli Lumière, con la raccolta delle loro più belle “vedute” scelte da Thierry Frémaux e restaurate dal laboratorio L’Immagine Ritrovata

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14 Dicembre 2020

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