Il cinema italiano riparte: incassi da pre-pandemia e nuove prospettive per il 2025

Nel 2024 il cinema italiano raggiunge gli incassi medi del periodo pre-pandemico con 122 milioni di euro, segnando un +0,6% rispetto all'anno precedente

Il ragazzo dai pantaloni rosa

Nel 2024 al box office italiano si sono incassati €493.977.853 per un numero di presenze in sala pari a 69.709.089 biglietti venduti, con una variazione rispetto all’anno precedente (-0,4% incassi; -1,3% presenze) nonostante l’offerta di prodotto internazionale condizionata dagli scioperi del 2023 e la forte competizione dei grandi eventi sportivi dell’estate.

Si tratta di un risultato di sostanziale parità con il 2023, inaspettato 12 mesi fa. È stato fondamentale per il raggiungimento di questo risultato l’intensa attività promozionale e comunicativa legata alla stagione estiva che, favorita dalle iniziative promozionali e dalle attività di comunicazione: “Cinema Revolution” – sostenute dal Ministero della Cultura con la Direzione Generale Cinema e audiovisivo e il contributo di Cinecittà – è riuscita a registrare il miglior trimestre giugno-agosto nella storia del box office in termini di incassi (+0,2% rispetto al precedente record stabilito nel 2023).

Questi i primi dati emersi dall’annuale analisi di Cinetel, esposti durante una conferenza evento al The Space Cinema Moderno di Roma.

Assente per un’indisposizione, manda i suoi saluti la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, ricordando appunto in particolare l’impegno del Ministero per il sostegno del cinema italiano in sala e l’iniziativa Cinema Revolution, per cui sono già stati stanziati 10 milioni di euro. Ricorre inoltre la ricorrenza del trentennale di Cinetel, che si svilupperà in una serie di iniziative e celebrazioni che porteranno alle Giornate Professionali di Sorrento 2025.

Apre la conferenza il presidente di ANICA Alessandro Usai: “Guardando i dati, mi ha colpito particolarmente un risultato: con quasi 122 milioni di euro di incassi nel 2024, il cinema italiano ha raggiunto la media del periodo 2017-2019, ovvero quella del periodo pre-Covid. Questo dato ci dice che la produzione nazionale ha superato la crisi e sta tornando ai livelli precedenti. Ma c’è di più. Il risultato non si basa su pochi grandi successi isolati, come l’anno scorso con C’è ancora domani, bensì su una pluralità di film che hanno performato molto bene. Come già sottolineato dal Presidente dell’Unione Produttori Benedetto Habib, questo è un segnale importante. E manca ancora il contributo del periodo natalizio, che è sempre stato strategico per il nostro mercato: la quota del 45% raggiunta in questa fase preliminare è davvero impressionante.
I dati che discuteremo oggi non sono solo uno specchio del presente, ma anche una bussola per orientarci verso il futuro. Continuare a investire in strumenti come Cinetel e a supportare il cinema italiano significa dare forma a una filiera sempre più forte, resiliente e competitiva, capace di affrontare le sfide globali con consapevolezza e determinazione”.

Ha proseguito Mario Lorini, presidente ANEC: “Guardando ai dati del 2024, è stato sottolineato che il ritorno del pubblico al cinema non era affatto scontato. Durante l’anno ci siamo resi conto che esistevano le condizioni per una ripresa significativa, ma rimaneva comunque qualche incertezza sul percorso per tornare ai numeri pre-pandemici. I risultati di quest’anno sono, quindi, particolarmente importanti perché dimostrano che tutte le tipologie di pubblico stanno tornando in sala. Il contributo dei giovani è stato significativo, e questo, unito al successo della stagione natalizia e all’ottimo inizio d’anno, rappresenta un segnale molto positivo. Credo che questi elementi evidenzino il valore della collaborazione. Pur mantenendo le nostre specifiche attività e reciproci interessi, stiamo dimostrando la capacità di fare un piccolo passo di lato, di aiutarci l’un l’altro per crescere insieme. È fondamentale continuare su questa strada.  Guardando al parco sale, i dati ci confermano che siamo riusciti a mantenere in buone condizioni le nostre strutture: 1.500 esercizi e 3.500 schermi attivi dimostrano che le perdite sono state contenute. Questo è un segnale di resilienza per l’intera filiera. In confronto con altri paesi europei, ci troviamo in una posizione competitiva. Siamo sopra la Spagna e in linea con altri mercati, anche se il confronto con la Francia, pur rivelando alcune differenze, ci offre spunti di riflessione su come continuare a crescere. In conclusione, dobbiamo rimanere con i piedi per terra ma non fermarci. Le differenze con altri mercati, come il numero di abitanti o la quantità di schermi, sono note, ma il lavoro che stiamo portando avanti è lungo e strutturato. Credo fermamente che, con la collaborazione e il sostegno reciproco, possiamo rilanciare il settore e affrontare con successo le sfide future.”

Sui dati in particolare, il compito di illustrarli è di Davide Novelli, amministratore delegato di Cinetel: “il cinema italiano ha ottenuto una performance particolarmente positiva nel 2024, distinguendosi rispetto al mercato generale. Mentre il mercato complessivo registra un lieve calo, la produzione italiana segna un +0,6% negli incassi. Questo differenziale di circa un punto percentuale è un risultato importante, soprattutto considerando i grandi successi che avevano caratterizzato il 2023. Un risultato tutt’altro che scontato.

L’impatto del prezzo medio dei biglietti ha certamente influito, dato che in termini di presenze il cinema italiano ha registrato un calo leggermente superiore rispetto agli incassi. Tuttavia, nel complesso possiamo parlare di un sostanziale pareggio con il 2023, il che rappresenta un traguardo significativo. Un altro dato importante riguarda il confronto con il periodo pre-pandemico. La media pre-Covid per il cinema italiano era di circa 122 milioni di euro di incassi, e quest’anno il prodotto nazionale ha pressoché chiuso il gap rispetto a quei livelli. Questo è un risultato da sottolineare, soprattutto se confrontato con la produzione internazionale, e in particolare quella americana.

A causa degli scioperi che hanno interessato gran parte del 2024, il cinema statunitense ha registrato un calo evidente durante i mesi centrali dell’anno. Questo ha portato la sua quota di mercato a livelli inferiori rispetto a quelli a cui eravamo abituati, attestandosi attorno al 54% del box office nazionale, contro i due terzi che tradizionalmente occupava. In conclusione, questi numeri evidenziano come il cinema italiano stia recuperando terreno in un contesto ancora complesso e in evoluzione. È un segnale di grande resilienza che ci fa ben sperare per il futuro”.

In linea con i valori del 2023 anche i dati del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2024 ha registrato una percentuale pari al 24,6% degli incassi (24,3% nel 2023) e al 25,7% delle presenze (25,9% nel 2023) corrispondenti ad un incasso di €121,4 milioni (+0,6% sul 2023) e 17,8 milioni di presenze (-2,2%). Si tratta di una quota superiore alla media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% delle presenze), quest’anno raggiunta anche in termini di valore assoluto (€122 milioni l’incasso medio della produzione italiana nel triennio 2017-2019), e vicina a quella dell’intero decennio 2010-2019 (26,2% incassi, 27,1% presenze). È invece rispettivamente del 54,2% e del 52,3% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense, per un totale di circa 267,9 milioni di € (-1,1% rispetto al 2023) e 36,4 milioni di presenze (-2,6%).

Il primo incasso dell’anno è stato ottenuto da Inside Out 2 (46,5 milioni; 6,4 milioni di presenze) mentre la produzione nazionale dal risultato migliore al box office è stata Il ragazzo dei pantaloni rosa (€9 milioni; 1,4 milioni di presenze; 10° posto in classifica assoluta).

Per il confronto con altre cinematografie, l’incasso totale del cinema italiano (incluse le co-produzioni) durante l’anno 2024 è stato di €121.404.986 (24,6% del totale box office; +0,6% rispetto al 2023) per un numero di presenze pari a 17.889.182 (25,7% del numero totale dei biglietti venduti; -2,2% rispetto al 2023).

Il cinema statunitense, primo per nazionalità nel 2024, ha invece incassato in totale €267.926.630 (54,2% del box office; -1,1% rispetto al 2023) per un numero di presenze pari a 36.472.563 (51,2% del numero totale dei biglietti venduti; -2,6% rispetto al 2023).

Seguono, dopo quello americano e italiano, il cinema britannico (€57,8 milioni; quota mercato: 11,7%), la produzione giapponese (€17,9 milioni; quota mercato: 3,6%) e quella francese (€9,9 milioni; quota mercato: 2%).

Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2024 (e il 10° assoluto) è stato registrato da Il ragazzo dei pantaloni rosa, con un incasso di oltre €9 milioni di € (il 7,5% del totale della produzione italiana e il 1,8% del box office totale), presenza seguita da Parthenope (€7,5 mln; 1,5% del box office totale), Un uomo di diamanti (€6,5 mln; 890 mila presenze) e Io e te dobbiamo parlare (€6,4 mln; 849 mila presenze).

I titoli di produzione nazionale hanno incassato al box office €58,8 milioni di € (il 48,4% della quota del cinema italiano) e hanno attratto in sala 73,3 milioni di presenze (il 60,4% della quota del box office italiano).

Il maggior incasso assoluto è stato ottenuto da Inside Out 2 (€46,5 milioni di €; 6,4 milioni di presenze) seguito da Oceania 2 (€19,4 mln; 2,5 mln di presenze), Deadpool & Wolverine (€18 mln; 2,2 mln di presenze), Cattivissimo Me 4 (€17,5 mln; 2,5 mln di presenze) e Mufasa – Il Re Leone (€14,7 mln; 1,8 mln di presenze).

I primi 15 titoli hanno incassato complessivamente €202,9 milioni di € (il 41,1% del box office; nel 2023 il 43,6%).

Viene anche avanzato un confronto con i risultati dei principali mercati europei. Secondo i dati forniti dal CNC, in Francia nel 2024 sono stati registrati 181,2 milioni di ingressi in sala. Si tratta di un dato superiore dello 0,5% rispetto al 2023, un risultato raggiunto in particolare grazie alle performance delle ultime settimane dell’anno.

Nel 2024 il box office tedesco è invece diminuito del 7,4% rispetto al 2023 per un incasso totale di €817,6 milioni e un numero di spettatori pari a 84,5 milioni di ingressi (-6,4%). Con un box office di £1,060 miliardi di € perde solamente lo 0,1% rispetto al 2023 il mercato di Gran Bretagna e Irlanda.

Secondo i primi dati forniti da Comscore, il box office spagnolo ha registrato un incasso di €477,2 milioni di € pari a 71 milioni di presenze. Rispetto al 2023 si tratta di una decrescita del 2,6% in incassi e del 5,5% in presenze. Anche il mercato spagnolo ha beneficiato di una buona ripresa grazie alla seconda metà dell’anno, dopo che al 30/6 perdeva oltre il 13% in presenze rispetto al 2023.

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09 Gennaio 2025

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