Dal 30 novembre arriva su Netflix Baby, che si ispira a un caso di cronaca clamoroso nella capitale, quello che nell’autunno 2013 ha visto delle minorenni del quartiere Parioli coinvolte in un giro di prostituzione, per poi prenderne le distanze e raccontare il mondo segreto degli adolescenti. La nuova serie originale italiana del colosso streaming (attivo in 190 paesi), prodotta da Fabula Pictures, debutterà in 6 puntate tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, vede nel cast anche Alice Pagani, Riccardo Mandolini, Brando Pacitto, Chabeli Sastre Gonzales, Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi, Galatea Ranzi, Massimo Poggio, Tommaso Ragno.
“Se hai 16 anni e vivi nel quartiere più bello di Roma sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili, ma per quanto sia tutto così perfetto, per sopravvivere abbiamo bisogno di una vita segreta”. Si apre così la serie, con una delle protagoniste, Benedetta Porcaroli nei panni della bionda sedicenne Chiara che si sveglia per andare a scuola.
Tra le musiche la ballata dei Maneskin ‘Torna a casa’, certificata disco di platino.
“E’ come se lei avesse vissuto tutta la sua vita in base alle aspettative delle altre persone. In realtà, lei non è così – dice Porcaroli del suo personaggio – Quindi, ci sarà un grandissimo cambiamento che rivelerà il suo carattere reale. La vedremo quando per la prima volta farà le scelte autonomamente”.
Alice Pagani (vista in Loro di Sorrentino, era Stella) fa notare: “Ludovica è molto fragile, è luce e buio, al contrario di Chiara. Ed è probabilmente questo il motivo che le fa avvicinare. Ludovica cerca rapporti autentici, cerca amore e sicurezza”. Isabella Ferrari è “una donna ingenua, fragile, incapace di prendere in mano le cose pratiche della vita. E’ una madre ragazzina e sciamannata! Però è buona anche quando sbaglia”. Claudia Pandolfi: “Monica non si svela, la devi interpretare. E’ apparentemente una donna concreta, un’ex atleta che si ritrova a fare l’insegnate di ginnastica e la moglie di un ambasciatore. Ha un rapporto col marito intorpidito, è chiusa in una gabbia dorata. Stimolata dalla disinibizione dei suoi ragazzi, Monica avrà movimenti emotivi sorprendenti e interessanti”.
Brando Pacitto racconta: “Anche Fabio ha questo gigantesco senso di oppressione. Suo padre (Tommaso Ragno) è il presidente della scuola che tutto controlla, pure i chilometri che il figlio percorre con il motorino. Questa oppressione sfocia in una vita segreta di Fabio”.
“Per me è stata una grandissima opportunità. Ho 36 anni e ho fatto solo un film (I figli della della notte), tra l’altro, non commerciale. Dare la mia visione a questa serie è stato intrigante”, dice invece dice Andrea De Sica. “Raccontiamo storie di ragazzi alla disperata ricerca della loro identità – prosegue – e dell’amore.Gli adolescenti italiani vengono di solito trattati come persone leggere, con sentimenti semplici. Noi vogliamo cercare di approfondire queste personalità, scoprire il lato oscuro dei loro caratteri, fornire una visione dell’adolescenza, senza dare giudizi, un’età in cui forse si affrontano le sfide più importanti della vita. L’aspetto della prostituzione c’è, ma non ci sarà nulla di sensazionalistico, anzi. Nello sviluppo della serie ci saranno le risposte pruriginose. C’è un ribaltamento di ruoli tra giovani e adulti e questo è molto inquietante”.
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