È il 4 luglio 1970: il più venerato chitarrista della storia sale sul palco dell’Atlanta Pop Festival davanti a una folla di 300 mila spettatori e dimostra di essere il più grande.
Appena due mesi dopo la sua leggendaria performance – proprio quella in cui suona l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America in versione elettrica – scompare, a soli 27 anni.
Jimi Hendrix Electric Church, il documentario diretto da John McDermott, in onda martedì 3 settembre alle 23.00 su Rai 5, ricostruisce il festival passato alla storia come “la “Woodstock del Sud” e riconosciuto ora come l’ultimo grande rock festival dell’era hippie.
Il film contiene la performance (in 16mm a colori) di Jimi Hendrix nel giorno dell’Independence Day 1970, a sole dieci settimane dalla sua prematura scomparsa. Include classici di Hendrix come Hey Joe, Voodoo Child (Slight Return), Purple Haze e Room Full Of Mirrors, Freedom e Straight Ahead, all’epoca inedite, ma destinate a far parte del disco a cui stava lavorando quell’estate.
Alle immagini storiche, attentamente restaurate, si alternano interviste a Paul McCartney, Steve Winwood, Rich Robinson, Kirk Hammett, Derek Trucks e Susan Tedeschi. (gp)
Il film presentato nel 2022 alle Giornate degli Autori a Venezia e distribuito in sala da Luce Cinecittà arriva in tv sabato 20 luglio alle 23.20 su Rai 3
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