Il capitale umano di Paolo Virzì è stato indicato dalla commissione selezionatrice che si riunisce presso l’Anica come candidato italiano nella corsa all’Oscar per il miglior film in lingua straniera. Le nomination per la cinquina saranno rese note il 15 gennaio 2015, mentre a metà dicembre dovrebbe essere stilata una shortlist di nove titoli. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 22 febbraio 2015 a Los Angeles.
Lo scorso anno cominciò così l’avventura del film di Paolo Sorrentino La grande bellezza che poi vinse l’Oscar. In precedenza fu La bestia nel cuore di Cristina Comencini a ottenere la candidatura, nel 2005. “Ringrazio tutti e sono molto onorato”, ha commentato a caldo Paolo Virzì all’Ansa. ”E’ una grande responsabilità quella di rappresentare il nostro paese in un momento così complicato e così vivo del nostro cinema”.
La commissione di selezione istituita dall’Anica su invito dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio, era composta da Gianni Amelio, Tommaso Arrighi, Angelo Barbagallo, Nicola Borrelli, Caterina D’Amico, Maria Pia Fusco, Barbara Salabè, Gabriele Salvatores e Nick Vivarelli. “Quest’anno è stato particolarmente difficile scegliere un solo film per rappresentare il nostro paese agli Oscar – hanno dichiarato i membri della commissione – perché abbiamo amato e ci sentivamo rappresentati da molti dei film iscritti. Abbiamo individuato una terna di film eccezionali composta da Anime nere, Le meraviglie e Il capitale umano, che ha poi prevalso sugli altri”.
Tra i contendenti del film di Virzì, tratto dal romanzo dell’americano Stephen Amidon, troviamo il belga Due giorni, una notte di Luc e Jean-Pierre Dardenne, Saint Laurent di Bertrand Bonello dalla Francia, il polacco Ida di Pawel Pawlikowski, lo svedese Turist di Ruben Östlund, Premio della Giuria in Un Certain Regard a Cannes, il documentario svizzero The Circle di Stefan Haupt, Panorama Audience Award alla Berlinale, l’ungherese White God di Kornel Mundruzko, vincitore di Un certain regard a Cannes, il canadese Mommy di Xavier Dolan, premiato a Cannes, l’hongkonghese The Golden Era di Ann Hui, film di chiusura di Venezia, Timbuktu di Abderrahmane Sissako dalla Mauritania, il turco Il regno d’inverno – Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan, Palma d’Oro a Cannes.
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