“Il 25 marzo si celebrerà il primo #Dantedì. Quest’anno non potrà che essere un’edizione soltanto digitale, per questo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la nostra lingua, è l’idea stessa di Italia. E in questi giorni abbiamo bisogno di tenerla viva. #ioleggoDante”.
Con questo tweet, alla vigilia del Dantedì, il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, si rivolge a tutti gli italiani per invitarli alla prima celebrazione della giornata in onore di Dante Alighieri, simbolo della cultura italiana e fondatore della nostra lingua. Grazie al ministero dell’Istruzione domani decine di migliaia di studenti leggeranno Dante nel corso delle lezioni a distanza. Le celebrazioni virtuali proseguiranno poi durante l’intera giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, tutte iniziative identificate dagli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.
Al Dantedì parteciperà attivamente anche la Rai, che con Rai Teche ha selezionato le lecturae Dantis interpretate dai maggiori artisti del nostro tempo, programmate in pillole di 30” nelle tre reti generaliste della Rai e su Rai Play.
Numerose nell’arco della giornata inoltre le trasmissioni nei palinsesti dedicate a Dante e al suo tempo, curate da Rai Cultura, con materiali d’eccezione che verranno riproposti agli spettatori. Da oggi e per tutta la giornata di domani musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi e luoghi della cultura proporranno inoltre sui propri account social immagini, video, opere d’arte, rare edizioni della Divina commedia per raccontare quanto la figura del Sommo Poeta nel corso dei secoli abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana.
Sul canale YouTube del Mibact e sul sito del Corriere della sera sarà inoltre trasmesso un filmato realizzato appositamente per questa prima edizione del #Dantedì con i preziosi contributi di Paolo Di Stefano, giornalista del Corriere della Sera e promotore della giornata dedicata a Dante, Alberto Casadei dell’Associazione degli italianisti, Claudio Marazzini presidente dell’Accademia della Crusca, del linguista e filologo prof Luca Serianni della Società Dante Alighieri, di Natascia Tonelli dell’Università di Siena, di Sebastiana Nobili dell’Università di Bologna, sede di Ravenna e di Carlo Ossola presidente del Comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante.
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