È partita lo scorso aprile da Ferzan Ozpetek la proposta di dedicare una giornata a coloro che hanno combattuto e continuano a combattere il Coronavirus in prima linea. Una giornata che ricordi nel futuro la fondamentale importanza e il costante impegno di chi lavora negli ospedali. L’idea del regista è stata immediatamente accolta da SIAE, che ha lanciato una petizione aperta non solo ai suoi 90mila associati ma a tutti gli artisti e più in generale a tutti i cittadini per raccogliere adesioni sulla piattaforma www.festadeicamicibianchi.it .
Quella proposta è diventata legge: il 20 febbraio, la data suggerita da Ozpetek su consiglio di Luciana Littizzetto sarà dal 2021 la Giornata dei Camici Bianchi. Lo scorso 20 febbraio è infatti il giorno in cui Annalisa Malara, anestesista dell’Ospedale di Codogno, ha scoperto che Mattia, il 38enne identificato come ‘paziente Uno’, era stato attaccato dal Coronavirus.
“Sono passati sei mesi, un periodo per tutti cupo e doloroso, di smarrimento e impotenza, per alcuni veramente drammatico. Dal mese di aprile, quando ebbi l’idea della Giornata dei Camici Bianchi – racconta Ozpetek – sono stati fatti passi avanti nei modi e nei mezzi per affrontare la violenza del virus Covid-19. Purtroppo non si vede ancora la luce in fondo al tunnel che abbiamo imboccato e il quadro resta difficile come testimoniato dalle misure drastiche e restrittive adottate dal governo proprio in queste ore. Un lampo di felicità oggi però si è acceso quando mi hanno comunicato che finalmente è stato ieri approvato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato il decreto legge che istituisce la Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socio assistenziale e del volontariato. Ora è Legge dello Stato. Finalmente un importante riconoscimento a quanti fin dall’insorgere della crisi sanitaria sono stati in prima linea sempre tra enormi difficoltà e sacrifici, pagandone a volte il prezzo con la propria vita. Sarò sempre grato al presidente Mogol e al direttore generale Gaetano Blandini che come SIAE che hanno abbracciato la mia proposta e fatto sì che trovasse la forza e l’autorevolezza di potere ‘bussare al portone’ del Senato dove la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati ci ha accolti con estrema disponibilità per avviare l’iter molto impegnativo verso l’obiettivo oggi raggiunto”.
“Auspico che l’iniziativa, partita dall’Italia, possa essere estesa a tutta l’Unione Europea – afferma Mogol – come il riconoscimento permanente dei valori di umanità e solidarietà che guidano i comportamenti di quanti sono impegnati in prima linea per la salute di tutti, valori fondanti anche del disegno europeo”. #festadeicamicibianchi
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio