I Wonder: il futuro tra sala e piattaforme

Viene presentata online la nuova piattaforma IWonderfull con tutto il meglio del listino I Wonder Pictures degli ultimi 8 anni


Viene presentata online la nuova piattaforma IWonderfull con tutto il meglio del listino I Wonder Pictures degli ultimi 8 anni. La casa di distribuzione rilancia inoltre il suo impegno come publisher dell’intrattenimento e scommette fin da ora sulla centralità del cinema nel 2021 assicurando di portare in sala ogni 2 settimane un nuovo film da febbraio a giugno. Presenta il progetto il fondatore di I Wonder Andrea Romeo: “I Wonder arriva al progetto piattaforma ed era abbastanza naturale che fosse così e siamo felici di presentare questo progetto che nasce dal senso stesso del nostro operare nel settore cinematografico. Siamo publisher nati otto anni fa per portare delle storie e mantenere una promessa: quando vidi a Telluride The Act of Killing dissi che se nessuno avesse portato il film in Italia me ne sarei occupato in prima persona. Da allora con 150 film abbiamo costruito una narrazione secondo cui ognuno di questi 150 film era una parola di una lunga frase che ci piaceva. Lavoriamo molto nel documentario ma amiamo tutti i film, e tutti quelli che abbiamo portato a casa hanno contribuito alla costruzione di questo racconto. Il progetto di IWonderfull è su base settimanale e già dal 21 ci saranno 34 film. Ogni settimana un nuovo film mai visto in Italia arriverà in anteprima speciale Direct to Digital, e poi un film già presente in catalogo. E ancora, sceglieremo dal catalogo un film con un prezzo speciale e un accompagnamento speciale da parte dell’autore. E’ una piattaforma VOD che raccoglie i nostri film ma impreziositi da interventi degli autori o di critici e racconto video dei momenti speciali o del lancio del film in Italia. Non è un concetto nuovo ma è editorialmente originale. Si può comprare il film per 30 giorni e dal primo Play per 24 ore con prezzo standard e speciali offerte per questo Natale in cui servono buoni contenuti per sentirsi meno soli”. La piattaforma si appoggia sui server di Mymovies.

Il 24 dicembre sarà comprensibilmente protagonista il concetto di ‘divinità, con Dio esiste e vive a Bruxelles e Christo – Walking on Water, a cui si aggiungono il premiato Searching for Sugar Man, film d’esordio di I Wonder, e Family Romance, film giapponese di Werner Herzog.

“Resteremo comunque editori cinematografici – ci tiene a precisare Romeo – Confermiamo il nostro impegno nelle sale e ci impegneremo a portarne uno ogni due settimane, che sia di qualità. Cambieranno le cose, quindi gestiremo la distribuzione tra sala e piattaforme cercando di ottimizzare quali possono trarre il meglio da ciascuna situazione. Su piattaforma i film di nicchia, in sala quelli di particolare richiamo. Ad esempio Il discorso perfetto, che era il nostro film di Natale, lo teniamo da parte per le sale, anche se dovesse uscire a Pasqua, insieme ad altri nostri film di punta come il divertente Mandibules, visto a Venezia, Nilde Iotti, il tempo delle donne, Stardust, La padrinae Nuevo Orden. E inoltre Collectives, film sensazionale sul giornalismo in corsa non per l’Oscar, ma per il Pulitzer.

Circa le sale, aggiunge Romeo: “C’ è una nuova opportunità ed è quella di non intervenire tutti dicendo a chi guida cosa deve fare. Io sono assolutamente convinto che le decisioni del governo in un momento così difficile vadano orientate con i tavoli, col confronto, ma non commentate. Noi come distributori abbiamo chiesto di chiudere meno bruscamente quando si chiude e di aprire meno bruscamente quando si apre, perché non è di vantaggio nel nostro settore. La difficoltà di gestire il settore è legata anche alla necessità che il settore si racconti. Quindi abbiamo ricominciato dal raccontare cosa facciamo e quali sono le nostre necessità, sperando che non si riverifichino aperture frettolose o chiusure improvvise, che fanno più danno delle chiusure e delle aperture programmate. Chiaramente vorrei tutte le sale aperte, ma non avendo i dati per sapere se questo è possibile, devo immaginare che non lo sia. Le sale sono chiuse anche a Londra, Berlino e Parigi e questo mi fa capire che non c’è un’unicità del settore italiano. Disney e Warner fanno un lavoro diverso da quello che può fare I Wonder, noi ascoltiamo e credo che il mercato italiano debba trovare delle invenzioni e un dialogo franco per trovare delle soluzioni prima che arrivino precotte dalle major americane”.

Aggiunge Gianluca Guzzo di Mymovies: “Immagino che a fine Covid le sale saranno piene, perché stiamo lavorando su un’offerta culturale che forma il nuovo pubblico, chiarendo sempre che la sala cinematografica resta centrale e che è il massimo per un fruitore. Le piattaforme sono utili per quando non posso raggiungere la sala e per un’offerta più ampia”.

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17 Dicembre 2020

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