I premi di Donne in Corto

Si è svolta ieri, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, la premiazione del festival “Donne in Corto”, prima edizione del Festival del Cortometraggio al femminile organizzato dalla cooperativa Arequipa in collaborazione con la Commissione delle elette e con il Comune di Roma.
La giuria, composta, tra le altre, dall’attrice Chiara Caselli, la produttrice Luisa Pistoia e da Camilla Cormanni di Cinecittà Holding, ha deciso di dividere il premio di 2.500 euro tra due registe: Celeste Miolli per 3010, storia futurista dai toni ironici e leggeri, e Gaia Adducchio per il controverso Ti stavo aspettando, messa in scena di uno stupro con un finale (la vittima butta dei soldi addosso all’aggressore) che ha lasciato perplesse perfino le giurate.
Oltre ai due corti vincitori, sono stati proiettati altri due filmati scelti tra i 38 pervenuti all’organizzazione: Sguardi di Stefania Maria Dadda, voci di bimbi sulla terza età, e …ed entrarono in scena del gruppo Le Tecniche (Silvia Bonanni, Cristina Petrucci e Laura Schettini).
Nel video, liberamente tratto dal libro Tra le rose e le viole di Porpora Marcasciano e dedicato a Sylvia Rivera, attivista transessuale scomparsa di recente, una serie di interviste a persone che dagli anni ’60 ad oggi hanno attraversato l’esperienza della transessualità.