I piccioni di Pasinetti

Restaurato da Cinecittà Luce il cortometraggio I piccioni di Venezia, realizzato da Francesco Pasinetti nel 1942, sarà uno dei due eventi previsti nella serata di preapertura, dedicata a Venezia (e il cinema), della Mostra all’Arena di Campo San Polo, il 30 agosto. L’altro è l’anteprima nazionale di Impardonnables, scritto e diretto da André Téchiné, giurato del Concorso Venezia 68, che ha scelto la città lagunare come location per il suo nuovo film.

Con la proiezione di I piccioni di Venezia si celebra il Centenario della nascita di Pasinetti (1911-1949), storico e critico cinematografico, regista, sceneggiatore e organizzatore culturale veneziano, appassionato collaboratore della Mostra del Cinema, di cui promosse la prima retrospettiva nel 1938.
Pasinetti è stato il primo in Italia a laurearsi con una tesi sulla decima Musa poi diventata la prima trattazione organica apparsa in Italia, “Storia del cinema dalle origini ad oggi”. Contemporaneamente all’attività di critico, fonda nel 1934 una casa di produzione e realizza il suo unico lungometraggio, Il canale degli angeli. Una parte dei suoi cortometraggi (tra gli altri nel 1942 Venezia minore, La gondola, I piccioni di Venezia e nel 1947 Piazza San Marco e Il Palazzo dei Dogi), sono dedicati alla sua città natale. A Roma, dove si trasferisce, insegna dal 1937 al 1943 al Centro Sperimentale di Cinematografia e lo dirige dal 1946 fino alla sua prematura morte, dopo aver aiutato a imporsi giovani talenti come Michelangelo Antonioni, Renato Guttuso, Alida Valli, Pietro Ingrao, Carla Del Poggio.
Con I piccioni di Venezia, prodotto dall’Istituto Luce e con la musica di Antonio Vivaldi, prende il via la programmazione degli eventi che celebreranno il centenario della sua nascita, grazie a un Comitato regionale ad hoc.

Il catalogo degli anni ’50 dell’Istituto Luce descrive così il cortometraggio: “Il documentario s’interessa dei colombi di Piazza San Marco… Ma in realtà, Pasinetti, inseguendo i suoi piccioni, punta l’obiettivo anche su scorci meno consueti se non proprio segreti per i non veneziani, con frammenti di vita ‘minore’ filmati anche con il sonoro in presa diretta”.

L’altro evento della preapertura, presentato a Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs, Impardonnables è tratto dal romanzo di Philippe Djian e interpretato da André Dussollier, Carole Bouquet, Mélanie Thierry, Adriana Asti, Mauro Conte.