“I nostri ragazzi” di De Matteo, adolescenti pericolosi

Due famiglie, una tradizione – una cena insieme una volta al mese – e l’intervento esplosivo del destino, che irrompe e rimette tutto in discussione. Dopo l’ottima accoglienza de Gli equilibristi, Ivano De Matteo ha trovato una nuova storia (drammatica) da raccontare nel romanzo “La cena” di Herman Koch, a cui si è liberamente ispirato per I nostri ragazzi, sul set a Roma fino al 20 novembre. È nelle sale del Ristorante Passetto, a un passo da piazza Navona, che le due coppie composte da Luigi Lo Cascio e Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Gassman e Barbora Bobulova si incontrano periodicamente per parlare del nulla, ed è lì che regista e interpreti hanno illustrato alla stampa il film prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema e pronto per l’uscita con 01 a febbraio prossimo.

“È il ritratto di una famiglia di oggi, non necessariamente borghese, quella di tutti. Io vengo da una famiglia numerosissima con 41 cugini, e so bene che esistono delle dinamiche particolari, delle correnti interne: è dentro le famiglie che accade tutto”, spiega De Matteo, che il film lo ha anche scritto con Valentina Ferlan. “A un certo punto – continua il regista – un evento esplosivo che riguarda i due figli adolescenti, interpretati da Rosabell Laurenti Sellers e Jacopo Olmo Antinori, rompe tutti gli equilibri e i genitori sono costretti a scegliere tra giustizia e morale, tra regole e convenienza. Volevo porre con forza la domanda: ‘Che fai se succede a te?’. Sapendo che l’unica risposta è che fai emergere la tua natura”. Non sono state però le cronache scioccanti di questi giorni ad alimentare le pagine di questa sceneggiatura. “Nel 2001 ho scritto un film proprio su questo argomento, ovvero tre adolescenti che si prostituivano nella Roma bene – sottolinea De Matteo – ma non ho trovato nessun produttore disposto a mettere soldi su un soggetto così duro. Qui l’ispirazione è nata dal libro di Koch, a cui aggiungo un mio debito creativo nei confronti di Ettore Scola e del suo sguardo tagliente sulle famiglie”.

Tutti genitori nella vita, i quattro interpreti dei genitori parlano di una sceneggiatura solida e bella, che ha convinto, ad esempio, Giovanna Mezzogiorno a tornare sul set dopo una pausa lunga tre anni in cui ha avuto due gemelli. “È il primo film importante che faccio dai tempi di Basilicata Coast to Coast, e nel frattempo sono successe tante cose – dice l’attrice – È un ritorno al lavoro che aspettavo con ansia e insieme temevo, e lo affronto con un personaggio forte che offre possibilità enormi”. Lei, ne I nostri ragazzi, sarà Clara, guida turistica nei musei sposata con Paolo (Lo Cascio), chirurgo pediatrico e fratello di Massimo (Gassmann), avvocato penalista sposato con Sofia (Bobulova). Due famiglie molto diverse, dunque, la prima più intellettuale, la seconda più imprenditoriale, “ma qui le due Italie che si confrontano ci sono solo in parte – conclude De Matteo – al centro c’è l’imprevedibilità dell’essere umano e il fato che interviene in microcosmi strutturati come le famiglie”.