I mille occhi apre con ‘Henry Fonda for President’

Cinque giorni con un nuovo concorso dedicato ai film sul cinema; il premio Anno Uno a Yervant Gianikian; il cinema italiano negli anni di Piombo sono alcuni dei focus del festival fondato da Sergio M. Grmek Germani

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È stato annunciato il programma de “I Mille Occhi”, il festival cinematografico fondato da Sergio M. Grmek Germani e diretto per il quarto anno consecutivo da Olaf Möller e Giulio Sangiorgio, con la gestione organizzativa di Simone Starace. Si terrà dal 18 al 22 settembre al Teatro Miela di Trieste.

Quest’anno il festival lancia il nuovo Concorso Internazionale omonimo, con premio del pubblico, dedicato a opere che esplorano la storia del cinema, offrendo nuove prospettive e narrazioni. Otto film, che spaziano tra generi e stili diversi, sono stati selezionati. Tra questi, Henry Fonda for President di Alexander Horwath, un saggio sulla vita dell’attore americano come riflesso della storia degli Stati Uniti, e Pero di Damjan Kozole, un docufiction sulla vita drammatica della star slovena Peter Musevski. Altri titoli includono Lo schermo negato di Niccolò Orlando, Cālcitra Ēkhan di Añjan Datt, Enter the Clones of Bruce di David Gregory e Dorothy Arzner, une pionnière à Hollywood di Clara e Julia Kuperberg.

Fuori concorso, verrà presentata in anteprima mondiale l’installazione Non c’è Nessuna Dark Side (atto uno, parte due) _ L’Orizzonte degli Eventi di Erik Negro, un’opera monumentale di 13,5 ore che ricostruisce la storia del cinema in modo unico e spettacolare.

Il Premio Anno Uno sarà assegnato ai cineasti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, noti per il loro approccio critico e umanista alla storia del Novecento attraverso l’uso della “camera analitica”. Gianikian riceverà il premio il 22 settembre, in chiusura del festival, con la proiezione del loro film Frente a Guernica, accompagnata da una notte speciale su Rai 3 con la trasmissione di I diari di Angela.

Il festival proporrà anche due retrospettive: Anni di Kafka, che esplora il cinema italiano degli anni di Piombo influenzato dall’opera di Kafka, e Il pianeta della stanchezza, curata da Dario Stefanoni, dedicata al cinema animato dello scultore Toni Fabris.

Tra gli omaggi ai critici-cineasti, si segnala la retrospettiva dedicata al francese Louis Skorecki, con la prima italiana di Eugénie de Franval, e un tributo ad Adriano Aprà con la proiezione di due sue opere. Completano il programma la prima italiana di El Shatt di Ivan Ramljak e Il volo di Silvano Agosti, proiettato in occasione del centenario di Franco Basaglia.

L’ingresso al festival è gratuito.

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16 Settembre 2024

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