Una promessa a Sergio Citti, far tornare in sala il suo film, sta per realizzarsi. Il 20 gennaio Francesco Torelli riporta al cinema quasi dieci anni dopo I magi randagi, la favola natalizia e sottoproletaria con Silvio Orlando, Patrick Bauchau e Rolf Zacher nei ruoli di scalcinati Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Il film debuttò a Venezia nel ’96 e uscì in una sola copia per poi sparire dalla circolazione. Ora il produttore, sostenuto dal fratello di Sergio, Franco Citti, dall’amico Ninetto Davoli e dal co-sceneggiatore David Grieco, rilancia l’avventura a pochi mesi dalla scomparsa del cineasta romano.
Ma la riedizione dei “Magi” è anche l’occasione per parlare di qualcosa che stava disperatamente a cuore a Sergio, le circostanze tuttora controverse della morte di Pier Paolo Pasolini. Così alla Casa del Cinema si proiettano le immagini praticamente inedite che Sergio girò all’Idroscalo di Ostia il 5 novembre del ’75. Immagini sbiadite dal tempo che consegnano alla cinepresa le incongruenze di un delitto italiano che Grieco non esita a definire “più indegno di Ustica o della strage di Bologna”. “Il medico legale Faustino Durante reperì oltre cento pezzi di legno sporchi di sangue – prosegue Grieco – Pelosi non poteva certo averli usati tutti da solo, per non dire del fatto che non sapeva portare la macchina, tantomeno l’auto sportiva di Pier Paolo”. Il filmato, restaurato con tecniche di color correction, mostra le macchie di sangue, sui pali e sul pratone, ma Citti si soffermò soprattutto sulle strane manovre che portarono a investire Pasolini “non certo accidentalmente”. Per lui le cose erano chiarissime: “Pasolini ha scritto Lettere luterane e Processo alla Dc, per questo l’hanno ucciso”, ha detto e scritto più volte.
Torelli intende ora consegnare alla magistratura quel filmato, utilizzato in parte anche nel documentario di Paolo Brunatto Disperatamente vitale in cui l’ormai anziano Citti rievoca la sua amicizia per Pasolini. Ma il cuore dell’omaggio al cineasta-poeta e al suo allievo “borgataro” è proprio I magi randagi. Un progetto che nasce dal pasoliniano “Porno Teo Kolossal” (mai realizzato) dove Ninetto ed Eduardo partivano da Napoli per arrivare a Betlemme.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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