I 70 anni dell’Agis festeggiati da Fontana

Il presidente dell'associazione: "Dobbiamo ascrivere al ministro Franceschini il merito di aver rimesso la cultura tra le priorità dell'agenda politica"


Con il messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’AGIS, Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ha festeggiato a Roma, presso la sede della Presidenza nazionale, i 70 anni di attività dalla sua fondazione il 7 dicembre 1945 e che ha visto riunire alle organizzazioni dell’esercizio cinematografico – con l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, storico socio fondatore – e a quella dei giovani produttori cinematografici indipendenti, una compiuta e articolata rappresentanza del settore dello spettacolo dal vivo per la musica, in ogni sua forma espressiva (lirica, concertistica, jazz, popolare contemporanea e live), il teatro, la danza, il circo e lo spettacolo viaggiante.

Nel suo discorso introduttivo Carlo Fontana, presidente dell’AGIS, ha puntato l’attenzione sul concetto di cultura che riunisce in sé sia i beni che le attività culturali. “Negli ultimi tempi – ha detto – si è andata affermando una scuola di pensiero che ha stabilito l’equazione di ‘cultura’ uguale a ‘beni culturali’, come se le attività dello spettacolo fossero figlie di un ‘Dio minore’. In questi due anni di presidenza mi sono sforzato in ogni circostanza di contrastare questa opinione, ricercando sempre un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche, accrescendo il tasso di rappresentatività con il rientro in Agis delle più importanti e prestigiose istituzioni culturali del nostro Paese, non cessando mai di spendermi per costruire una casa di tutto lo spettacolo italiano, sempre ricordando che non è l’Agis ma l’Unesco ad aver riconosciuto lo spettacolo come bene culturale immateriale. Fortunatamente, ha aggiunto Fontana – sono cambiati gli interlocutori e lo scenario in cui ci muoviamo sta mutando positivamente. Dobbiamo infatti ascrivere sicuramente al ministro Franceschini il merito di aver rimesso la cultura tra le priorità dell’agenda politica. Maggiori risorse, maggior cura nei confronti del settore culturale sono un tratto distintivo di questo Governo. Serve però grande attenzione affinché le maggiori risorse vengano destinate ad azioni incisive e durature nel tempo”.

In questa direzione il presidente dell’Agis ha espresso apprezzamento per iniziative come l’Art Bonus e il tax credit per il cinema e l’audiovisivo, “un apprezzamento accompagnato dall’auspicio che questi strumenti possano essere presto estesi a tutti i soggetti che operano nello spettacolo. Sono queste le iniziative che lasciano il segno di un processo riformatore tempestivo e efficace. Abbiamo salutato con entusiasmo – continua Fontana – la decisione del Presidente Renzi del Bonus Cultura ai diciottenni tanto che l’Agis raccogliendo una proposta della senatrice Di Giorgi, troverà modo di valorizzare ulteriormente l’iniziativa attraverso una scontistica particolare o azioni similari per i possessori della card. Restano comunque dei temi sul tappeto che meritano di essere sottolineati, attenzioni che lo spettacolo merita in funzione del ruolo sociale che svolge. Un esempio su tutti: l’intensa azione che abbiamo intrapreso per l’esenzione dell’IMU per le sale cinematografiche, teatrali e di concerto”.

Il concetto di cultura che riunisce in sé sia i beni che le attività culturali, richiamato dal presidente Fontana, ha caratterizzato tutti gli interventi. In particolare Walter Veltroni ha ricordato il fondamentale passo che fu fatto con la nascita del Ministero che vide l’unione dei beni e delle attività culturali, “vincendo il pregiudizio che lo spettacolo non potesse essere affiancato ai beni culturali”. Anche per Gianni Letta “la cultura va intesa in senso ampio” sottolineando la capacità dell’Agis di tenere uniti tutti i diversi soggetti dello spettacolo. Una capacità apprezzata anche da Flavia Piccoli Nardelli che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei luoghi di spettacolo per i quali, proprio in questi giorni, si sta portando avanti la battaglia per l’abolizione dell’IMU su sale cinematografiche, teatrali e di concerto.
All’appuntamento è intervenuta anche Rosa Maria Di Giorgi, componente della Commissione Cultura del Senato, che oltre a sottolineare il valore della battaglia sull’IMU, ha evidenziato l’importanza della card per i giovani prevista dal Governo, rivolgendo all’Agis l’invito ad immaginare degli incentivi per i beneficiari della card, invito già accolto positivamente dal presidente Fontana. Silvia Costa nel suo intervento ha definito lo spettacolo “un antidoto alla banalizzazione dei nostri tempi” puntando l’attenzione sulla formazione, sui giovani e sul lavoro da fare per “innalzare il gusto del pubblico”.

Per Piero Fassino investire in cultura significa arricchire il territorio rendendo il Paese più competitivo. “La cultura – ha detto – è fattore costitutivo per un modello di sviluppo”. Gaetano Blandini ha portato il saluto e un messaggio del presidente della Siae, Filippo Sugar, che facendo riferimento ai tragici fatti di Parigi ha sottolineato l’importanza di resistere alla paura organizzando “sempre più concerti, sempre più spettacoli e convincere le persone ad uscire di casa”. Luigi Cuciniello ha sottolineato il ruolo dell’Agis come “luogo aperto al confronto e al contributo di tutti, un luogo dove è coniugato l’aspetto culturale a quello industriale del settore”. Ha inoltre richiamato l’importanza delle sale come “sedi naturali” dell’offerta di spettacolo, luoghi che richiedono interventi importanti, come nel caso dell’abolizione dell’IMU.

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10 Dicembre 2015

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