L’identità sta alla base di Hollywood Con Queen, docu-serie con la regia di Chris Smith: chi è l’enigmatica figura che si presenta avvolta dall’allure hollywoodiano, capace di attirare le sue vittime in Indonesia, promettendo opportunità di carriera da svolta dell’esistenza?
Dal vero reportage di “The Hollywood Reporter”, del giornalista Scott Johnson, e dal suo libro Hollywood Con Queen: The Hunt for an Evil Genius, nasce una serie – in tre parti, dall’8 maggio su Apple Tv+ – che toglie la maschera al truffatore seriale che ha gettato in considerevole subbuglio il settore dell’entertainment statunitense.
Questa vicenda – se non fosse reale – potrebbe essere perfettamente asseribile alla fantasia cinematografica, a cui, invece, è approdata solo per restituire al pubblico la versione audiovisiva della storia del misterioso soggetto, che s’è impadronito delle identità delle signore più potenti dell’industria dello spettacolo – come Amy Pascal, ex presidente della Sony, o Kathleen Kennedy, produttrice di Star Wars -, per finalizzare il suo piano truffaldino. Dunque, chi è Con Queen? Qualcuno capace di imprese criminali così fascinose da non passare inosservato a Scott Johnson che, con l’investigatrice privata Nicole Kotsianas, hanno scandagliato la questione e sollevato il velo sul complesso piano, che stava marciando nel cuore di Hollywood.
L’astuto ciarlatano, per persuadere le vittime a erogare denaro, ha messo in opera anche pratiche di catfishing, utili a creare accenti personalizzati di personaggi come Wendi Murdoch, moglie del presidente della Fox, e Christine Hearst Schwarzman, legale specializzata in proprietà intellettuale e moglie di Stephen, miliardario Ceo del gruppo Blackstone.
Denominata “regina della truffa”, Con Queen riesce a condurre le sue vittime a investimenti finanziari in suo favore, con la promessa persuasiva della possibilità della “grande occasione”: un’illusione che molto ha fatto affidamento sull’abilità del gioco psicologico, capace di lusingare e imbrigliare persone di tutto il mondo. Per Johnson e Kotsianas, ex K2 Integrity, il caso è la scoperta di una realtà dei fatti più singolare di quanto potessero immaginare.
La prassi di truffa prevedeva che professionisti del settore dell’intrattenimento venissero contattati via telefono o con messaggi di poste elettronica da questo soggetto, che si presentava come dirigente, regista, produttore, agente di casting. La proposta corrispondeva all’opportunità di lavorare su un progetto cinematografico o televisivo, per cui la persona veniva invitata a Giakarta, per incontri personali o per la ricerca di location: una volta atterrato in Indonesia, il malcapitato di turno veniva scarrozzato per varie località, turistiche o siti culturali, sempre accompagnato da un autista che a malapena spiccicava un po’ di inglese, dunque con cui non era possibile stabilire un dialogo, fare domande, magari capire… Il traffico della capitale indonesiana è intenso, così il truffato passa la più parte del tempo in macchina e, a causa di questi lunghi intervalli, non raramente gli viene fatto sapere che le riunioni previste siano state cancellate, il programma di business sia modificato. Però, il viaggio nelle varie location comporta che la vittima si ritrovi a pagare le tariffe dell’autista, con la promessa di rimborso. Naturalmente, spesso la persona truffata s’indispettisce e, di prassi, a un certo punto lascia il Paese: nel frattempo, tra intenso traffico, apparenti disguidi, spese a carico della vittima, la stessa si confronta a voce con chi l’ha invitato, non raramente addivenendo a caldi confronti. Tra le persone truffate, Carley Rudd, fotografa freelance, che di ritorno a casa ha pubblicato un video su Instagram sulla sua esperienza: è stato questo video – con ampia diffusione in Rete – la chiave di volta che ha connesso tra loro le vittime.
Johnson nel suo reportage è riuscito a rintracciare il criminale indonesiano, incontrandolo vis-a-vis nel Regno Unito, nell’autunno 2020: il 3 dicembre l’FBI e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti hanno annunciato che Hargobind Punjabi Tahilramani fosse stato arrestato a Manchester.
Hollywood Con Queen è prodotto per Apple TV+ da Library Films, con Chris Smith anche produttore esecutivo insieme a Ben Anderson. Scott Johnson è produttore consulente.
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