“Partendo dai concetti di “identità” e “ruolo” Richard Linklater ne scardina l’essenza ricorrendo a una commedia sfrenata che guarda dalle parti della screwball dell’età dell’oro e si divincola dall’appartenenza a un unico genere e alla sua prassi. Arrivando a una sintesi semplice ed efficace: il desiderio è ciò che libera davvero l’essere umano dalle pastoie della società”. Con questa motivazione il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici – SNCCI ha designato Hit Man di Richard Linklater come Film della Critica.
Il film è stato presentato in anteprima nel Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e arriverà solo al cinema in Italia dal 27 giugno. Scritto a quattro mani da Linklater e Glen Powell, qui anche co-produttori, il film è ispirato all’incredibile storia vera di Gary Johnson interpretato proprio da Powell.
Nel film, Gary Johnson (Glen Powell) è un professore di psicologia un po’ impacciato, che vive con i suoi gatti e collabora sotto copertura per il dipartimento di polizia di New Orleans. Quando gli viene chiesto di fingersi un killer per sventare possibili omicidi e incastrare i mandanti, si rivela incredibilmente abile, grazie anche ai camaleontici travestimenti di cui è capace. La sua doppia e solida identità viene messa in crisi dall’affascinante Madison, che gli commissiona l’uccisione del marito. Tra i due nasce una relazione che ribalterà ruoli e certezze in un travolgente e intenso mix di situazioni comiche, bollenti e pericolose.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci