Heartstone, avventura ‘queer’ nel cuore dell’Islanda

Heartstone (Hjartasteinn) di Guðmundur Arnar Guðmundsson è un’avventura tra i ghiacciai della terra e dell’anima. Presentato alle Giornate degli Autori, è uno dei candidati per il Queer Lion


VENEZIA – Un piccolo villaggio di pescatori in Islanda. Gli adolescenti Thór e Christian vivono un’estate turbolenta con il primo che cerca di conquistare il cuore di una ragazza, e l’altro che scopre nuovi sentimenti nei confronti del suo migliore amico. Quando l’estate finisce e la natura aspra dell’Islanda riprende il sopravvento, è il momento di lasciare il mondo dei giochi per affrontare l’età adulta. Heartstone (Hjartasteinn) di Guðmundur Arnar Guðmundsson è un’avventura tra i ghiacciai della terra e dell’anima. Presentato alle Giornate degli Autori, è uno dei candidati per il Queer Lion.

“Il titolo – dice il regista – esprime per me tenerezza e amore, ma anche la durezza che questi sentimenti possono provovare, e naturalmente si lega al paesaggio. L’ho scritto pensando al piccolo villaggio dove sono vissuto ma non sapevo dove sarei riuscito a girarlo. L’Islanda è dura e affascinante proprio come un nuovo amore. E’ come un’avventura. Mi ha ispirato anche un po’ Stand by me. Ci sono voluti due mesi di preparazione per gestire le location, e dieci per far sì che i ragazzi entrassero in sintonia tra loro. E’ una storia di amicizia. La sceneggiatura era già molto dettagliata, non hanno improvvisato i dialoghi. Ma le azioni sì. Non gli ho mai detto ora sedetevi lì, fate questo, fate quello. Volevo che tutto fosse spontaneo”.

Gli chiediamo se è difficile accettare di essere gay in un piccolo villaggio islandese: “Ci sono sicuramente delle cose che mi riguardano. E’ difficile accettarsi per quello che si è. E mi sono anche ispirato a ragazzi che conoscevo e che hanno dovuto affrontare la stessa cosa. Di base, anni fa, se scoprivi di essere gay, era scontato che tu te ne andassi. Adesso le cose sono cambiate. Ma nel film non c’è tanto la presenza dell’opinione pubblica. E’ tutto interiore. Si pensa che la propria vita sarà sconvolta”.    

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