Un doodle di Google celebra oggi il 77° compleanno di Cinecittà. Il popolare motore di ricerca ha dedicato l’immagine di oggi, 28 aprile, al compleanno degli studios di Via Tuscolana, nati appunto il 28 aprile 1937, con un’immagine che ricorda la magia dei teatri di posa e l’abilità degli artigiani. Il disegno per alcune ore è comparso solo sulla versione britannica poi anche la pagina italiana ha trasformato la scritta per celebrare l’anniversario. La Hollywood sul Tevere, inaugurata da Benito Mussolini con lo slogan “Il cinema è l’arma più forte”, ha rappresentato per anni il vertice dell’industria cinematografica nazionale, ma è stata utilizzata anche per diverse produzioni straniere tanto che negli anni ’50 e ’60 le star di Hollywood consideravano Cinecittà come una seconda casa. Alla fine della guerra il sito è stato utilizzato come un campo per sfollati riuscendo ad accogliere fino a 3.000 rifugiati. Dal 1950 gli studi sono tornati in attività e sono stati utilizzati come location di film d’eccezione come Quo vadis e Ben-Hur. Federico Fellini, che a Cinecittà ha girato La dolce vita, li definiva come “il mio mondo ideale, lo spazio cosmico prima del big bang”. A Cinecittà hanno lavorato registi come Francis Ford Coppola, Luchino Visconti e Martin Scorsese. In tutto sono stati girati 3mila film: 90 hanno ricevuto la candidatura agli Oscar, 47 sono stati premiati con la statuetta. Privatizzata negli anni ’80 ha ospitato perfino i Pink Floyd che si sono esibiti qui durante il loro The Division Bell Tour nel 1994. Ancora di recente Scorsese ha scelto gli studios sulla Tuscolana per girare Gangs of New York, Mel Gibson per La passione di Cristo. Anche Salvatores, Verdone e Paul Haggis hanno girato i loro film nella location romana. L’ultimo set importante, quest’anno, è quello di Everest con Jake Gyllenhaal diretto dal regista islandese Baltasar Kormàkur. A giorni inizieranno le riprese di un altro progetto internazionale, Road to Capri di Boris Damast e quelle della nuova fiction Squadra Mobile della Eat Movie di Pietro Valsecchi. Mentre sono in corso le trattative per due nuove produzioni internazionali.
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