Gli (Im)perfetti ignoti

Un film ricco di citazioni, su tutti I soliti ignoti, ma anche Ocean’s Eleven e 007, che cerca la sua originalità nell’umanità dei personaggi. Alessio Maria Federici firma un brillante heist movie all’italiana dal titolo (Im)perfetti criminali con protagonisti Filippo Scicchitano, Fabio Balsamo, Guglielmo Poggi e Babak Karimi.

Al centro di questa commedia ritmata, dal 9 maggio su Sky Cinema e in streaming su Now, ci sono quattro amici, uno sgangherato gruppo di guardie giurate assai poco intraprendenti. Un giorno uno di loro, Amir, con una famiglia molto numerosa di cui occuparsi, perde il lavoro per essersi addormentato durante una tentata rapina alla storica gioielleria Meyer. Così Riccardo, Pietro e Massimo decidono di organizzare un finto colpo in quello stesso negozio per far sì che il loro amico possa sventarlo e riottenere il lavoro.

Ma nel frattempo, si scopre che Meyer (interpretato da Greg) è sorvegliato dalla polizia e così anche i giovani finiranno per essere spiati dalle forze dell’ordine, rendendo partecipi gli agenti della loro vita, compresi le insicurezze e i drammi.“Questa è una storia di amicizia, ma anche la storia di quelli che perdono – spiega Federici – Nella vita reale è difficile trovare dei veri vincenti, siamo tutti i primi degli ultimi e abbiamo messo in comune la nostra esperienza di perdenti per fare questo film. Dunque è stato fondamentale il lavoro sull’umanità di questi personaggi, e anche degli attori. Io faccio un mestiere in cui è importante l’ascolto di chi lavora con me e guardando il film mi sembra di essere riuscito in questo intento”.Il regista si è divertito a giocare con le tante citazioni e riferimenti a registi come Kathryn Bigelow e Tony Scott (“il loro cinema fa della tecnica un mezzo narrativo e assolve alla dinamica di dover colpire chi guarda anche con le immagini”, dichiara sempre Federici) per raccontare questo “inno dei perdenti. Persone che devono sbarcare il lunario e mostrano la fatica di chi lavora”.

Fondamentale anche la scelta delle musiche, con una colonna originale curata da Roberto Procaccini e brani editi come ‘La vita’ cantata da Shirley Bassey, che accompagna l’avventura dei protagonisti. In un film che scorre via spontaneo, non c’è stato però molto spazio per l’improvvisazione.

“Con un twist narrativo così forte nel finale, è potuta entrare solo nella caratterizzazione dei personaggi”, dice ancora il regista.Per riuscire a raccontare l’avventura di questi personaggi è stato fondamentale l’affiatamento.

“C’erano grandi possibilità di divertimento già in sceneggiatura – commenta Filippo Scicchitano, che interpreta Riccardo, un uomo che vive le difficoltà di avere figli insieme alla compagna (Anna Ferzetti) per colpa dei suoi spermatozoi lenti – Alessio è stato bravo a porre attenzione su ogni componente del film per rendere questo aspetto anche sul set”.

Guglielmo Poggi è Massimo, un ragazzo che soffre la perdita della madre e subisce le vessazioni del padre: “Il mio personaggio è uno sconfitto. È sempre pronto a esplodere, ma questo è normale se hai un padre che ti sminuisce. Comunque il fatto di interpretare un perdente non mi dispiace affatto, ho sempre odiato i vincitori, non li amo granché, sono spacconi, anche se tutti li invidiano”.

Fabio Balsamo parla così del suo personaggio: “Quello che ho voluto fare è stato restituire al pubblico una condizione di vulnerabilità di Pietro. Ha un desiderio di accettazione, emerge la sua sessualità fluida. Ma in questo film c’è anche della solitudine. L’arte, i valori e i sentimenti fungono da consolazione”.

Infine, Babak Karimi è “un immigrato iraniano pieno di figli, lo specchio dei giorni nostri, un romano d’adozione inserito culturalmente che ha questa banda di amici”, spiega l’attore che dice di aver preso spunto da stranieri che conosce per interpretare il suo Amir.

Nel film c’è anche una seconda linea narrativa, di cui fanno parte Massimiliano Bruno e Matteo Martari, nei panni dei poliziotti che spiano la banda e si appassionano alla vicenda. “È una storia che parla di grande amicizia, uno dei legami più importanti e rari nell’arco di una vita che va sempre consacrato – dice Martari – Di questo film mi è piaciuta anche la grande umanità che si è creata realmente sul set. È raro trovare tanta bontà d’animo”.

Nel film Sky Original, prodotto da Cinemaundici e Vision Distribution, ci sono anche Sara Baccarini, Rocío Muñoz Morales e un divertente cameo della criminologa Roberta Bruzzone, nei panni di se stessa, che dà istruzioni alla banda su come fare un perfetto colpo.

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