Antenato anni ’20 del moderno serial, Il ponte dei sospiri è tra i pezzi forti della 23/a edizione delle Giornate del Cinema Muto, che tornano a Sacile (Pordenone) dal 9 al 16 ottobre. I quattro episodi ispirati alla Venezia dei Dogi, epoca ricca di colpi di scena, intrighi e supplizi, spopolarono nel ’21, esportati in tutta Europa ma anche in Urss e oltreoceano, uscirono di scena come tanti capolavori grandi e piccoli precedenti all’invenzione del sonoro, furono ritrovati e sono ora freschi di un restauro voluto dalla Cineteca Nazionale con la Cineteca Italiana di Milano e la Cinémathèque Suisse di Losanna. Il festival diretto da David Robinson e presieduto da Livio Jacob ripropone i quattro film dedicandoli allo storico, scomparso lo scorso anno, Mario Quargnolo, tra i fondatori delle Giornate e grande fan proprio del Ponte dei sospiri.
In attesa di tornare a Pordenone (l’anno prossimo sarà ultimato il restauro del Teatro Verdi), il festival resta a Sacile e celebra il cinquant’anni dalla morte di Dziga Vertov (1896-1954), l’uomo con la macchina da presa, il teorico del cine-occhio, il padre del documentario sovietico, il grande rivale di Ejsenstein. Ma tra gli eventi di sicuro richiamo – le Giornate sono una realtà internazionale, tanto che vengono riproposte da tre anni anche alla Brooklyn Academy of Music di New York – figurano anche la riproposta di The General (Come vinsi la guerra, 1927) di Buster Keaton con l’accompagnamento dal vivo della Alloy Orchestra e Il romanzo di Tillie di Mack Sennett (1914), primo lungometraggio slapstick della storia con un giovanissimo Charlie Chaplin.
Una vera scoperta è il cinema inglese, territorio pochissimo esplorato, con l’eccezione della produzione del giovane Alfred Hitchcock. In collaborazione con il Nottingham Silent Weekend si vedranno dunque registi come Anthony Asquith e Arthur Robinson, mentre il celebre direttore della fotografia Jack Cardiff, novantenne ancora in attività, ne avrà da raccontare agli appassionati durante il suo soggiorno in Friuli.
Prosegue il pluriennale Progetto Griffith, giunto al biennio 1914-15 e al mitico e controverso Nascita di una nazione, di cui si vedranno anche spezzoni non montati. Sempre sul versante americano, si festeggia il centenario di Fort Lee, la cittadina del New Jersey che ospitò studios e set fin dal 1904.
Prosegue la FilmFair, fiera del libro e del collezionismo, che avrà come ospite d’onore l’attrice bambina Baby Peggy, oggi scrittrice e, in particolare, autrice della biografia di un altro enfant prodige del muto, Jackie Coogan.
Tra gli eventi italiani, le due versioni rivali dell’Inferno dantesco datate 1911 e recentemente riscoperte a cura della Filmoteca Vaticana; il filmato Caccia nelle Regioni Artiche (1926) che documenta non senza emozioni cruente una spedizione italiana in Norvegia; una Teodora del 1922.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk