VENEZIA – È il film francese C’est ça l’amour di Claire Burger il vincitore della quindicesima edizione delle Giornate degli Autori. Una storia dai toni autobiografici “sulle disfunzioni familiari e sociali – come racconta la stessa regista – in cui le soggettività si confrontano reciprocamente”. La giuria, presieduta da Jonas Carpignano, ha assegnato il riconoscimento con la seguente motivazione: “Il film di Claire Burger è un racconto estremamente coinvolgente sulle situazioni difficili in cui ci pone la vita, sia che ci confrontiamo con la fine di un matrimonio, sia che ci venga spezzato il cuore per la prima volta. Abbiamo scelto questo film per la sua tenerezza e per la straordinaria padronanza tecnica che la regista dimostra nel tenere sotto controllo tutti gli elementi del film”.
I giurati sono arrivati alla discussione con tre titoli finalisti tra i quali hanno votato il vincitore. Gli altri due film erano Pearl di Elsa Amiel e Ville Neuve di Félix Dufour-Laperrière. Il GdA Director’s Award ha un valore di 20mila euro, di cui metà va alla regista, il restante a Indie Sales Company, venditore internazionale, per aiutare la circolazione internazionale del film.
Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni
Il regista di Perfetti Sconosciuti, giurato a Venezia 75, rilascia un'intervista a 'La Repubblica', specificando che "il film vincitore passerà anche al cinema", in merito alla protesta delle associazioni di categoria circa l'assegnazione del Leone d'oro a Roma di Cuaron, prodotto da Netflix
Terzo anno per il delegato generale della Settimana Internazionale della Critica, Giona A. Nazzaro, a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione. Tra protagonismo femminile sommerso e media poco attenti al cinema non mainstream. "Sic@Sic dà delle possibilità a giovani autori in tempo reale e spesso sono donne"
Definendo il film del messicano Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d'oro, "molto bello", il quotidiano francese ricorda che un tale riconoscimento "farà storia"