“La parola legalità è un elemento imprescindibile, sempre al centro di tutte le nostre attività”. Dopo aver salutato il pubblico della Sala Fellini e a distanza la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, impossibilitata a partecipare all’iniziativa, Federico Bagnoli Rossi ha aperto i lavori dell’edizione 2023 della Giornata della Legalità e della Trasparenza organizzata da Cinecittà in collaborazione, per il primo anno, con SIAE, la storica Società Italiana degli Autori ed Editori.
“Abbiamo una grande responsabilità e volevamo a tutti i costi dare un senso di continuità alle attività di prevenzione della corruzione e della crescita di queste attività”, ha detto il Consigliere di amministrazione e Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (Rcpt) di Cinecittà. “In questi tre anni abbiamo pensato di aprire le porte di Cinecittà a questi temi e sviluppare collaborazioni, oggi abbiamo creato la sinergia con SIAE, con cui condividiamo similitudini importanti”.
“Siae e Cinecittà sono soggetti diversi ma appartenenti alla medesima filiera. Generano e gestiscono valore attraverso l’audiovisivo e per entrambi i temi della legalità e della trasparenza sono centrali”, ha detto il Direttore Generale SIAE, Matteo Fedeli. “Siae è sempre piu convinta che la legalità sia legata alla consapevolezza della propria mission e questo prevede che le sue attività debbano essere sempre più svolte all’interno di una “casa di vetro” visibili e misurabili anche dall’esterno. Quella stessa trasparenza che Siae, imponendola a se stessa, si sente legittimata a chiedere anche ai suoi interlocutori, italiani e internazionali”.
“In questi ultimi anni il rapporto tra Cinecittà e Guardia di Finanza è cambiato, voglio definirlo ‘approccio 2.0’ al tema della legalità”, ha affermato Luca Gelormino, Comandante III Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Roma – Guardia di Finanza. “Fino a qualche anno fa in nostro approccio era di sola azione repressiva, che serviva a ripristinare il concetto di legalità laddove assente. Con il tema del PNRR si è cercato di arrivare prima e meglio a quelle che possono diventare situazioni patologiche, per impedire che la legalità all’interno di una realtà – che si tratti di Cinecittà o di altre – possa essere minata. L’obiettivo di questo nuovo approccio è stato non solo impedire che delle azioni illegali venissero portate a compimento, ma impedire che queste risorse venissero spese in maniera errata”.
“Il tema della prevenzione della corruzione trae le sue origini dalla Carta Costituzionale”, ha detto Maria Cristina Callegarini, Chief Internal Audit e RCPT di SIAE, la prima ad intervenire nel mini-panel che ha seguito la proiezione di un video riepilogativo delle numerose produzioni internazionali girate recentemente negli Studi di via Tuscolana. “In questo senso SIAE, per la sua natura giuridica, cerca di essere trasparente in tutti gli ambiti, attuando una serie di iniziative che creino consapevolezza su questi due temi, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, da coloro che vi lavorano a tutta la filiera che vi ruota attorno”, ha aggiunto Callegarini. “Ci siamo dotati di un piano anticorruzione nella trasparenza che concepiamo come una bussola, che conduce l’azienda averso la meta dell’osservanza dei principi imprescindibili di legalità e trasparenza”.
A chiusura dell’intervento della responsabile RCPT di SIAE, Federico Bagnoli Rossi ha ricordato Andrea Purgatori, il grande giornalista e sceneggiatore recentemente scomparso, che di SIAE è stato per alcuni anni Consigliere. Quindi ha passato la parola a Viola Rispoli, Coordinatrice Nazionale dei 100autori.
“Il mercato dell’audiovisivo gode in questo momento di un enorme sviluppo, lo si vede dalla grande implementazione di Cinecittà, è un mercato in espansione che genera enormi profitti, anche dopo il moltiplicarsi delle piattaforme streaming”, ha detto Rispoli. “In questo senso la tecnologia è andata più veloce della normativa, inevitabilmente: uno stesso prodotto che prima veniva visto in un solo Paese viene visto in decine di Paesi, generando dieci volte tanto i profitti che generava prima. Questo ha posto un tema che l’Europa ha recepito con la legge conosciuta come direttiva copyright, sancendo che il soggetto più debole della filiera, in questo caso l’autore, debba in parte godere del profitto di quel prodotto che ha contribuito a creare. La direttiva è stata recepita anche dall’Italia, ma non è ancora attuata, anche perché queste grandi piattaforme non rilasciano i dati, né relativi ai bilanci, né alle visualizzazioni né a nulla: ecco, qui rientriamo nella questione della trasparenza dei dati, che alcuni grandi soggetti contemplano e rispettano, ma altri no. Dobbiamo sollecitare questi aspetti in ambiti come questi”.
“Tutti gli argomenti emersi qui oggi sono legati all’aspetto della prevenzione della corruzione”, ha affermato Antonino Gullo, Professore di Diritto Penale Luiss Guido Carli. “Altri aspetti però, altrettanto importanti, sono quello di sviluppare un linguaggio comune, e quello della formazione alla legalità. Questo presuppone la diffusione di questa cultura all’interno di queste realtà, peché bisogna evitare che questo contrasto resti solo sulla carta. In questo ambito giornate come quelle di oggi sono significative, nel senso di questa condivisione”, ha aggiunto Gullo.
Al padrone di casa, l’AD di Cinecittà Nicola Maccanico, sono toccate le conclusioni:
“Cinecittà è un’azienda particolare, con due direttrici parallele: la parte istituzionale, legata a un atto di indirizzo del Ministero della Cultura, una funzione pubblica pura. E poi c’è la parte industriale, un binario parallelo nel quale ci sono enormi sfide. Due missioni entrambe difficili. La trasparenza è decisiva, intanto perché permette a noi e ai nostri azionisti di capire cosa sta accadendo. E con la trasparenza possiamo misurare i successi che abbiamo ottenuto in questi anni. Dobbiamo essere orgogliosi di questi risultati perché è vero che ci sono due binari paralleli, ma siamo un’azienda unica. Rappresentiamo la storia del cinema, la storia del nostro paese, un supporto fondamentale per il comparto audiovisivo e al tempo stesso siamo un operatore, che è in grado di svolgere un incredibile ruolo nell’attrazione di investimenti esteri nella crescita della nostra industria. Tutto questo è possibile se stiamo nella legalità e nella trasparenza. Le due cose vanno insieme, perché il principio della trasparenza è alla fine spiegare bene quello che facciamo ai nostri azionisti, agli operatori del mercato ed ai cittadini”.
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