Tra maggio e giugno Gianni Amelio comincerà le riprese del suo nuovo film, Il signore delle formiche, ispirato alla persecuzione giudiziaria e al linciaggio morale della figura di Aldo Braibanti. L’intellettuale comunista, scrittore e drammaturgo, venne condannato nel ‘68 per plagio di un giovane, in seguito alla denuncia della famiglia conservatrice e cattolica. Un’imputazione dietro cui si celava l’accusa di omosessualità e che lo costrinse a due anni di carcere.
Scrisse Umberto Eco, al tempo: “Il caso di Aldo Braibanti è un ‘caso’ non giudiziario, ma politico e civile, perché ha messo in opera alcuni meccanismi di pensiero e di comportamento che costituiscono una minaccia permanente per ogni uomo libero”. Il film, interpretato da Luigi Lo Cascio e Elio Germano, è prodotto da Kavac e Rai Cinema, con le musiche di Nicola Piovani.
Il videogioco da oltre 30 milioni di copie vendute arriverà sul grande schermo in live action. Lo studio americano sta sviluppando anche il film di Death Stranding, altra importante IP videoludica
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