Giallini&Leo, il fascino discreto della truffa

In sala con Warner Bros dal 19 novembre Loro chi?, commedia in giallo con Edoardo Leo e Marco Giallini alle prese con un imbroglio molto creativo


La faccia di Marco Giallini diventa una maschera che chiunque può indossare in Loro chi? tra commedia, giallo e buddy movie. L’opera prima di Francesco Miccichè (autore di fiction e documentari) e Fabio Bonifacci (sceneggiatore) racconta una truffa, anzi una serie di truffe in cui la verità si allontana sempre più dall’orizzonte e tutto è invenzione. “E’ un film sulla realtà costruita contrapposta alla realtà vera, non a caso il protagonista è uno scrittore”, spiega Bonifacci. Che si è in parte ispirato a un’esperienza di vita vissuta. “Capitò che un croato senza una gamba nel 2000 si presentò a Manfredonia dicendo di essere me e che voleva scrivere un film ambientato in paese. E’ stato 20 giorni ospite di un grande albergo a spese del sindaco e pare che sia anche andato a letto con due aspiranti attrici. Poi l’inganno fu svelato e ne parlò anche Gian Antonio Stella in un suo libro. Così, quando ho conosciuto la mia futura moglie, una sua amica le disse: Non ti fidare, questo Fabio Bonifacci è un truffatore, confondendomi con il croato”.

Il protagonista Davide (Edoardo Leo) lavora come esperto di comunicazione in un’azienda del Nord che ha un brevetto miliardario, ma viene incastrato da Marcello (Marco Giallini), un imbroglione trasformista che cambia continuamente identità: i due, all’inizio nemici, diventano inseparabili e cercano di mettere a segno una truffa in grande stile. “C’è un legame molto forte tra l’arte e la truffa perché nella narrazione si crea qualcosa che non esiste”, dice ancora Bonifacci. Così Giallini si trasforma in cameriere, frate, poliziotto, regista di fiction tv… “Il costume aiuta – rivela l’attore che ha indossato anche un cappello alla John Wayne – e ci siamo molto divertiti con questa commedia d’azione”, mentre Edoardo Leo ricorda le lunghe ed estenuanti sedute di trucco per diventare un barbone convincente. “Credo molto nella performance in commedia, non bisogna sentirsi ridicoli. E’ un aspetto che c’è sempre stato nel nostro cinema, basta pensare a Vittorio Gassman ne I soliti ignoti, imbruttito e buffo ma senza il timore di esserlo”.
I due autori, peraltro, citano proprio i precedenti illustri della commedia italiana, da Dino Risi a Monicelli. “Volevamo dar vita a una commedia intelligente e senza romanticismi, senza storie d’amore – spiega Miccichè – una commedia che non sia fatta solo di battute e che abbia una struttura narrativa solida, inoltre ci piaceva mescolare i generi: commedia, giallo, road movie, thriller”.

Non manca infatti una scena di inseguimento, sia pure in chiave comica. “E’ stato bello guidare una Maserati sul lungomare di Trani inseguito da dieci macchine dei vigili urbani”, commenta Leo. Non è la sua prima volta insieme a Giallini, sta nascendo una nuova coppia comica? “Chissà, le coppie nascono e poi scoppiano… Il segreto della commedia è la sceneggiatura, che deve essere forte”, dicono gli attori che non escludono la possibilità di un seguito per Loro chi?

Poi scatta la riflessione sul gioco delle parti tra truffatore e truffato. “Nella vita sono uno che si fa truffare – rivela Bonifacci – mi fido di tutti, persino dei politici. C’è un certo fascino nell’essere truffato. Per fregare qualcuno devi capire i suoi sogni e assecondarli, come si vede nel film. Il truffatore romanzesco porta vita, allegria e fantasia, non ha niente a che fare con il grigiore delle truffe a cui siamo abituati”. Una specialità non solo italiana, dunque, come insegna un precedente illustre come La stangata. “Meglio fare una vita stupenda per un mese o vivere nella mediocrità sempre?”, si chiede Giallini. E Leo: “Ho creduto a Babbo Natale per sette anni, beh mi ha truffato… ma è stato bello. In fondo l’inganno ha qualcosa di affascinante se ti fa credere di poter realizzare i tuoi desideri. A distanza di anni racconti gli inganni che hai subìto, e che sul momento ti hanno fatto arrabbiare, con un certo compiacimento”. Non sempre l’arte dell’inganno è così lieve: “Nelle truffe italiane quando qualcuno viene beccato dice di non saperne nulla, si lavora nell’ombra e si manipola”. Ma questa è un’altra storia.  
Loro chi? (prodotto da Picomedia e Warner Bros) sarà in sala con la Warner in 350 copie dal 19 novembre.                        

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10 Novembre 2015

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