A un anno di distanza dal G8 il documentario Genova senza risposte (77 minuti in bianco e nero) rilancia interrogativi rimasti aperti sui fatti di Genova.
Autoprodotto in digitale dai “media attivisti” Federico Micali, Teresa Paoli e Stefano Lorenzi e distribuito dalla Pablo di Gianluca Arcopinto, è l’unico filmato, oltre a Bella ciao, mai mandato in onda dalla Rai, che ricostruisce cronologicamente ciò che è accaduto nella città ligure dal 16 al 21 luglio 2001.
Segue un “postscriptum” sul “dopo Genova” ovvero una serie di interviste, (da Haidi Giuliani ai legali e i sanitari del Genoa Social Forum fino a Marco Poggi, infermiere di servizio a Bolzaneto che ha testimoniato le violenze a cui ha assistito) su capitoli ancora tutti da scrivere.
“Non eravamo a Genova per fare un documentario ma per manifestare” dicono i tre giovani autori (il più grande ha 31 anni) che in comune hanno l’attitudine movimentista e gli studi alla Scuola di cinema Anna Magnani di Prato dove, nell’ambito di un corso di produzione, hanno conosciuto Arcopinto.
“Poi, la rabbia per ciò che abbiamo vissuto e la difficoltà di raccontarlo a chi non c’era ci hanno spinto a raccogliere le nostre immagini in un documentario”, dicono.
“A Genova ognuno di noi ha seguito percorsi diversi. Il filmato è il risultato di una selezione tra 30 ore di girato. La maggior parte è nostro, il resto di Giacomo Verde (curatore del video Solo limoni ndr) e di Indymedia. Il filmato è no copyright perché, come molti altri girati durante il G8, è frutto della cooperazione tra filmaker che si sono scambiati materiali con l’obiettivo di far circolare le immagini il più possibile” dichiara Teresa Paoli, 27enne di Prato.
Ed ecco come il 25enne Stefano Lorenzi spiega la scelta del bianco e nero: “Genova non è più solo cronaca. E’ già parte della storia. Inoltre, il bianco e nero rende meno spettacolari molte immagini degli scontri già viste nei telegiornali. Ci interessa far vedere anche la parte costruttiva di quei giorni, quella che la televisione ha soffocato”.
Gianluca Arcopinto parla invece della distribuzione: “La prima tappa sarà il 6 agosto in una arena napoletana poi in quelle di altre città italiane. A settembre andrà a Venezia, in un’iniziativa collaterale alla Mostra del Cinema. In cantiere c’è anche l’uscita in home video”.
L’iniziativa è non profit: “Il ricavato di Genova senza risposte, – dice Micali – andrà a Indymedia Italia e alla Fondazione Piazza Carlo Giuliani”.
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