Chi non conosce Garfield, il pigrissimo gattone a fumetti nato dalla matita del disegnatore Jim Davies? La sua striscia detiene, dal 2001, il primato di comic strip più pubblicata al mondo, per un totale di 2.570 tra quotidiani e riviste.
In Italia, dopo molteplici apparizioni cartacee – la prima a dargli spazio, nel 1981, è stata la rivista ‘Eureka’, mentre tra le produzioni più recenti sono da ricordare due corposi volumi della Mondadori – la popolarità del micio è cresciuta moltissimo con le riduzioni filmiche delle sue avventure, la prima del 2004, la seconda del 2006, soprattutto perché a dare voce al tondo felino c’era una personalità del calibro di Fiorello, a far le veci del doppiatore originale, altrettanto quotato, Bill Murray.
I film, realizzati in live action con l’ausilio della grafica computerizzata per la sola animazione del protagonista, in verità non piacquero granché alla critica né al pubblico USA, ottenendo però buoni successi a livello globale. Tanto che ora Garfield torna, in un nuovo progetto diretto da Mark A.Z. Dippè e Wonjae Lee, dal titolo Garfield – il supergatto, molto diverso dai due film precedenti, con cui non ha nessun legame a livello di trama e continuità. Inoltre, cambia la tecnica: stavolta è animazione pura, computerizzata e in 3D stereoscopico come piace ai bimbi di oggi, che certo apprezzeranno le battute e la comicità ‘slapstick’ – ovvero basata su mimica e gag fisiche – tipica del cartone animato.
Il target si abbassa, i guadagni – si spera – si alzano, con una trama semplice e coinvolgente per tutta la famiglia, grazie a un certo gusto metacinematografico (anzi ‘metafumettistico’) che potrebbe piacere non solo ai piccoli ma anche i genitori.
Niente e nessuno, nell’universo, è mai stato in grado di convincere Garfield a fare qualcosa di diverso dal mangiare o dal pisolare. Finché un giorno non irrompe nella sua tranquilla esistenza il superpalestratissimo felino Garzooka, una specie di suo alter-ego, portando con sé cattive notizie: la cattiva Vetvix ha attaccato il pianeta Dorkon e ha rubato un’invenzione che la renderebbe capace di conquistare e sottomettere sia il Mondo dei Fumetti che quello dei Cartoni. La terribile arma è un miscelatore che può mescolare insieme oggetti e persone, che cadono poi sotto il controllo di colui che li ha colpiti, riducendosi a degli zombie senza volontà.
Ma per farla funzionare, Vetvix ha bisogno di un cristallo in possesso del solo Garzooka. Il rilassato Garfield dovrà allora avere la forza di unirsi al suo compare in una feroce quanto inevitabile battaglia per salvare il mondo. Certamente la vita frenetica del supereroe appare come una fatica insormontabile a Garfield, che tenterà di ignorare ogni richiamo al dovere, ma quando si renderà conto che tutti i suoi compagni si trovano in grave pericolo, dovrà abbandonare, almeno momentaneamente, il suo amore per la pennichella e comportarsi da vero gatto d’azione.
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