“G-Force”: agenti speciali a quattro zampe

Inseguimenti mozzafiato, battaglie all’ultimo sangue ed equipaggiamento ultra-tecnologico. Agenti sotto copertura si muovono tra la folla per salvare il mondo, perennemente minacciato dal male. Ma non sono gli 007 a cui il cinema ci ha abituati, tutti muscoli e sguardo fascinoso, i protagonisti di G-Force: superspie in missione, spy-story targata Disney in arrivo sugli schermi dal 24 settembre. I nuovi eroi sono piuttosto piccoli, pelosi e hanno quattro zampe. Tecnicamente appartengono alla specie dei roditori, ma nella realtà sono intelligentissimi porcellini d’India addestrati dal governo per sventare complotti. E l’ultimo, in ordine di tempo, è quello ordito da un miliardario pazzo che vuole impossessarsi del pianeta, a suon di elettrodomestici che prendono vita.

Dopo la saga de I pirati dei Caraibi Disney Pictures e Jerry Bruckheimer tornano a produrre insieme un film, misto di live-action e CGI, che è anche l’esordio al 3D per Bruckheimer, il re Mida di Hollywood che certo non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità di mettere lo zampino nel filone di successo del momento. La storia, assicurano i produttori, è nata dalla fantasia di un bambino di cinque anni, il figlio di Hoyt Yeatman, premio Oscar per gli effetti speciali di The Abyss che qui è al suo esordio alla regia. “Un giorno mio figlio ha portato a casa il porcellino d’India dell’asilo e ha iniziato a parlarne come di un soldato in uniforme militare. All’inizio ho riso, ma poi l’idea mi ha stimolato”, ha rivelato Yeatman.

E pensare che, per quanto fantascientifico possa sembrare, il governo americano è da anni coinvolto in programmi di addestramento militare di animali. Dai delfini che scovano mine e sono capaci di sparare dardi tossici contro eventuali terroristi subacquei, ai pipistrelli che trasportano, al buio, dispositivi incendiari. Fino ad arrivare a esperimenti ben più inquietanti, che sembrano essere la nuova frontiera della ricerca militare. Come quello dei “Robo-Rat“, ratti cui vengono impiantati elettrodi all’interno del cervello in modo da poterli controllare in maniera simile a macchine telecomandate. Al momento vengono addestrati per trovare esplosivi in aree difficili, in mezzo alla folla o nel carico di una nave, in futuro potrebbero essere usati per ripulire le zone coperte da mine antiuomo o per individuare, grazie al loro olfatto, agenti chimici o tossici.

Nutritissima la schiera di attori e doppiatori che hanno interpretato G-Force. Da Bill Nighy che compare in carne e ossa nei panni del temibile industriale Leonard Saber, a Nicolas Cage, Steve Buscemi e Penélope Cruz che hanno prestato la loro voce ai dotati animaletti nel film in lingua originale. Ruolo che per la versione italiana è andato ai “RIS televisivi” Lorenzo Flaherty, Fabio Troiano e Romina Mondello.

Il film è uscito in America il 24 luglio e, a sorpresa, ha scalato subito le classifiche piazzandosi in testa agli incassi, addirittura prima del sesto episodio di Harry Potter. Attendiamo di capire cosa succederà al box office italiano, dove dovrà, però, vedersela con il secondo episodio tratto dalla serie “Millenium” di Stieg Larsson, il kolossal di Giuseppe Tornatore, Baarìa, e il terzo capitolo dell’Era glaciale che continua a sfidare il record d’incasso stagionale. Nel frattempo viene da pensare che le vendite che di sicuro aumenteranno saranno quelle dei negozi di animali che, con buona probabilità, vedranno lievitare le richieste di porcellini d’India. Ma questo potrebbe non essere un bene.